Come avviare un negozio di distributori automatici?

Si stanno diffondendo sempre di più le iniziative per aprire negozi di distributori automatici. La prima scelta da fare è la tipologia di prodotti da vendere. Bevande calde e fredde, snack, prodotti alimentari, articoli informatici e multimediali, giocattoli, articoli casalinghi, prodotti per animali, articoli parafarmaceutici. È possibile vendere di tutto con i distributori automatici. Chi vuole dedicarsi in maniera prevalente alla gestione di un negozio di distribuzione automatica deve tenere presente concorrenza delle attività commerciali circostanti quali  bar, alimentari, farmacie. Per competere è necessario quindi puntare sull’assortimento della gamma di prodotti e servizi offerti, su prezzi competitivi e sulla forza di essere aperti H24.

Distributori automatici, come fare

Per essere operativi comunque basta poco. Per prima cosa bisogna individuare i fornitori dei prodotti. Poi organizzarsi per provvedere al rifornimento periodico del distributore due o tre volte a settimana. Il negozio può avere un ritorno economico maggiore se localizzato in una zona adatta. Ad esempio vicino all’uscita delle Metropolitane, dei bus o in posti ben collegati. È fondamentale avviare una campagna di comunicazione per far conoscere il nuovo punto vendita.

Cosa occorre

Vi occorre quindi un negozio che costi poco come affitto ogni mese (a Roma non si trova facilmente un “buon” negozio che costi meno di 900 euro al mese) e tenerlo aperto 24 ore su 24, domenica compresa. È possibile, come sopra accennato, vendere tutta una serie di prodotti, oltre a quelli già citati, quali cd, film e videogiochi, ricariche telefoniche, alimenti caldi e freddi. Oltre a questi, sono molto diffusi e da tenere in considerazione tutta quella serie di prodotti collegati alla vita di coppia. Preservativi, gel lubrificanti, prodotti parafarmaceutici mirati. Fino ad arrivare, in alcune location adatte, a valutare di aprire un sexy shop totalmente automatizzato. Tipologia commerciale molto adatta al self-service. Mettendo un distributore all’ingresso con la parafarmacia si arrotonda ulteriormente. Così che chiunque passi per strada possa usufruire di questo ulteriore servizio, senza entrare nel locale. Questi locali non hanno di solito porte di ingresso chiuse a celare il contenuto. Pertanto, bisognerà curare il look del locale ,l’immagine ed i  colori giusti per aumentare il richiamo dei clienti. Leggi di più nella sezione economia e impresa di ecodellalombardia.com

Distributori automatici, i servizi richiesti

Quando ci si avvicina al settore dei distributori automatici, inizialmente si pensa di aprire un punto vendita accentrato sul settore alimentare. Ma una nicchia che sta prendendo piede è anche quella degli accessori per animali. È possibile allestire un punto vendita automatizzato o acquisirne uno preesistente. Per poi pensare di pensare di personalizzarlo scegliendo la tipologia preferita. Se l’attività è già operativa  è sufficiente modificare la SCIA, compilabile anche online. Di poi procedere alla personalizzazione del punto vendita. Inoltre,  se l’attività è già attiva, basta volturare anche l’intestazione dell’insegna. Senza la necessità di farsi disegnare una nuova insegna da esporre pagando un professionista.

Cosa fare in primis

Prima dell’avvio, se si tratta di un’attività ex novo, sarà necessaria una relazione di un altro professionista per l’impatto acustico (per certificare di non superare i livelli di rumore massimi previsti dalla normativa). Anche in questo caso,  se un’attività è già operativa in un negozio, sarà possibile evitare questo passaggio burocratico risparmiando anche sui costi. Bisogna ricordare che, qualunque sia l’attività dei prodotti inseriti nei distributori automatici già presenti in un qualsiasi negozio già operativo, la voltura della categoria merceologica è molto semplice da implementare. Sarà possibile aggiungere altri prodotti e/o ulteriori categorie merceologiche di proprio gradimento. Non necessariamente della stessa tipologia di quelli ad oggi già presenti.

Ovviamente se si vorrà scegliere di inserire prodotti alimentari nelle macchine automatiche , sarà obbligatorio richiedere la licenza di somministrazione di cibi e bevande. Cosa non necessaria per le altre categorie merceologiche.