Investire nel proprio business all’estero: alcune osservazioni

Sviluppare il proprio business all’estero è il sogno di molti imprenditori, ma non è un passo da fare alla leggera. Ci vuole un piano, è fondamentale fare una ricerca di mercato, comprendere il proprio target estero – le cui abitudini di acquisto possono essere differenti da quelle italiane – ed è indispensabile avere al proprio fianco consulenti specializzati che possano offrire un supporto concreto.

Per investire all’estero e procedere con l’internalizzazione della propria azienda, dunque, una consulenza internazionale per le aziende, imprese e imprenditori è determinante. Facciamo alcune osservazioni.

Aprirsi a nuovi orizzonti

Prima di tutto, un investimento all’estero richiede pianificazione e strategia, perché solamente così siamo certi di poter contare su un investimento produttivo oltreconfine. E – ovviamente – aprirsi a nuovi orizzonti. Con la globalizzazione, abbiamo osservato moltissime nuove opportunità per le imprese che possono vendere prodotti e servizi. C’è anche da dire che ormai il processo di internazionalizzazione delle imprese è quasi naturale: le comunicazioni sono molto più veloci al giorno d’oggi, le spedizioni anche, i movimenti tra i mercati sono immediati

La prima cosa da fare, però, è scegliere il mercato estero, il Paese dove aprire una sede: questo processo si interseca inevitabilmente con diverse attività, come osservare il mercato, valutare la sua attrattività, la rilevanza, le esigenze. Per quanto riguarda invece il Paese in cui investire, i fattori che concorrono nella scelta possono essere la solvibilità, la sicurezza delle transazioni e la stabilità politica.

Ci sono delle barriere?

Al di là di tutto, è molto importante considerare anche le barriere dell’investimento all’estero. Facciamo un esempio: dobbiamo reperire tutte le informazioni necessarie sulle barriere competitive, governative e tariffarie. Dobbiamo, dunque, tenere presente chi saranno i nostri competitor, quali sono le tutele del mercato, i costi da sostenere. Ecco perché è molto importante affidarsi a una realtà che proponga un servizio di consulenza con la finalità di agevolare l’apertura di una sede business all’estero.

Tra i punti di riferimento, c’è Consulenza Internazionale Aziende, che guida gli imprenditori, le aziende e le imprese attraverso la pianificazione dell’investimento, dell’internalizzazione in numerosi paesi come l’Albania, la Macedonia del Nord, Malta, Turchia, Danimarca, Dubai, Grecia, Paesi Bassi, Montenegro.

Individuare i mercati e approfondire cultura e tradizioni

Abbiamo già menzionato l’importanza di analizzare il mercato nel dettaglio: valutare l’approccio dei competitor e il margine di crescita è davvero importante, anche perché, al di là degli aspetti burocratici, bisogna pensare al futuro dell’investimento, tra strategie di marketing da attuare e individuare il giusto target. Test, sondaggi, indagini: tutto è utile per avere una panoramica chiara. Ma non solo.

Ogni Paese ha una sua cultura, le sue tradizioni, la sua lingua. Pertanto, non si può pensare di investire all’estero senza conoscere la base di un Paese, che non è altro che la sua identità. Anche perché ci sono diversi rischi da considerare, altrimenti, come assumere un comportamento sbagliato o irrispettoso. Questo studio si rivela essenziale per investire nel proprio business nel migliore dei modi.

Le regole dell’internalizzazione delle imprese

Ci sono, infine, delle regole “fisse” che aiutano gli imprenditori a mettere in atto l’internalizzazione delle proprie imprese. Il primo passo lo conoscete già: definire gli obiettivi sulla base delle risorse che si dispongono. Bisogna sempre essere realistici, perché ci sono imprese che non sono ancora pronte all’internazionalizzazione, tra risorse finanziarie e le considerazioni da fare sulla struttura interna.

Non è sbagliato, poi, scegliere e valutare con attenzione i mercati con il più alto potenziale di investimento. Inoltre, in questa fase, è essenziale non lasciarsi trasportare dall’emotività, in quanto le emozioni negli investimenti possono causare scelte sbagliate. Ecco perché ritorniamo sul punto più importante: questo passo va fatto con il sostegno di consulenti esperti e di professionisti del settore.

Senza un piano export, poi, non si va molto lontano: un progetto di internazionalizzazione è richiedente, e non si può rischiare di sottovalutare nulla, perché basta una singola strategia inefficiente per compromettere l’intera programmazione: raccogliere informazioni, prevedere gli investimenti finanziari, valutare i competitor, considerare le proprie risorse, impostare una strategia competitiva… sono tutti aspetti di pari importanza. Con la giusta pianificazione, tuttavia, è possibile davvero raggiungere il proprio sogno: far conoscere i propri prodotti e servizi anche all’estero.