I gestori dei ristoranti, alla luce delle nuove regole anti Covid, si ritrovano a dover riorganizzare il proprio lavoro, cambiare orari e a puntare tutta l’attività sui servizi di asporto e di food delivery.
Il recente Dpcm che ha fissato alle ore 18:00 l’orario di chiusura forzata dei locali, al fine di limitare i crescenti contagi, causando non pochi problemi soprattutto per chi è abituato a lavorare maggiormente di sera.
Dopo le numerose manifestazioni di protesta nelle varie piazze d’Italia, i ristoratori italiani hanno deciso di reagire alle nuove chiusure obbligatorie per evitare il fallimento totale.
Il premier Conte ha recentemente affermato che a breve verrà approvato il D.L. ristori bis: il Presidente del Consiglio ha affermato che dato che il governo si è accorto che i bonus economici erano modesti, è stato deciso di moltiplicarli, per cui chi li ha ricevuti già potrà contare su un raddoppio fino al 200%.
Conte ha aggiunto che entro qualche settimana ai vari gestori dei locali verranno accreditate le somme previste dal decreto.
Le reazioni dei ristoratori alle nuove restrizioni
In una recente intervista, Biagio Passaro, membro dell’Associazione ristoratori modenesi, oltre a lamentare un’assenza per molti ristoratori delle risorse finalizzate a compensare il primo lockdown, ha ricordato come il calo del fatturato renderà ancora più difficile poter pagare i dipendenti e fronteggiare le varie spese.
Molti ristoratori per evitare la chiusura totale hanno deciso di anticipare l’orario degli aperitivi e spingere i clienti a mutare le proprie abitudini in vista delle nuove restrizioni.
In tal senso, i promotori della recente campagna social #CESENAfinoalle18, hanno voluto lanciare ai cittadini romagnoli un messaggio di coesione sociale, per spingere i cittadini a continuare a consumare nei locali, adattandosi ad anticipare l’orario dell’aperitivo per rispettare le regole.
Nazzareno Cherubin, il titolare del noto locale Gatto nero e del Mediterraneo di Perugia, ha evidenziato le difficoltà per via degli aiuti economici statali mai arrivati e il ritardo della cassa integrazione per i dipendenti.
Egli ha aggiunto che ormai per sopravvivere alla crisi ci si affida solo all’asporto tramite apposite app gestione ristoranti, evidenziando come di 15 dipendenti solo quattro ormai lavorano a pieno regime.
In merito al delicato momento che stanno attraversando le varie attività commerciali, bar e ristoranti in primis, il gestore del Glam di Sanremo, ha recentemente dichiarato che pur di mantenere un contatto con la clientela e continuare a lavorare, come molti altri ristoratori ha deciso di tenere sempre aperto il locale nell’orario di pranzo.
Dal canto suo, il gestore del ristorante Erio di Vallecrosia, ha affermato che oltre a proporre un servizio a domicilio e d’asporto tutte le sere, hanno deciso di inserire nel menù pure un menù per sportivi realizzato con l’ausilio della nutrizionista Laura Biagini.
Noleggio gratuito per sostenere i ristoratori
Per sostenere i ristoratori, duramente colpiti dalle restrizioni, le due aziende di veicoli elettrici: Askoll e Cooltra, hanno deciso di consegnare dei veicoli elettrici ai ristoratori italiani a spese zero per i primi due mesi.
Con tale iniziativa ecosostenibile, i ristoratori per i loro servizi di delivery possono noleggiare a lungo termine e con canone gratuito per i primi due mesi, gli scooter elettrici della Askoll Professional.
In merito a tale iniziativa a sostegno dei ristoratori Gian Franco Nanni, A.D. di Askoll, ha affermato che in un momento di emergenza come quello attuale, il delivery rappresenta un servizio fondamentale sia per i ristoratori che per i cittadini, quindi ha dichiarato la loro intenzione di offrire per i primi 60 giorni un servizio di delivery sostenibile a costo zero.