Uno dei dolci natalizi molto amato dagli italiani, simbolo anche delle festività è senza dubbio il panettone.
Le sue origini sono molto antiche, infatti dai documenti reperiti la ricetta iniziale risale al 1564.
A partire da questa data fino ai giorni nostri, sono stati tantissimi i produttori che hanno pensato di mettere le mani in pasta e creare una propria ricetta personale, sempre tendendo fede alla tradizione a volte spingendosi nel creare forme bizzarre, come quella sferica.
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Un prodotto dal gusto inconfondibile
Senza dubbio, le persone tendono a preferire i prodotti artigianali rispetto a quelli confezionati e tra questi il re indiscusso ogni anno si rivela il panettone Fiasconaro su saporideisassi.it, contraddistinguendosi da tutti gli altri presenti sul mercato.
Risulta abbastanza chiaro comprendere come il business legato a questo dolce tipico natalizio sia cresciuto di anno in anno sempre di più apportando soddisfazioni di alto livello.
Secondo una recente indagine condotta qualche tempo fa è stato appurato che rispetto allo scorso anno, la vendita legata al panettone è cresciuta del 5% in più, apportando un giro di affari di oltre 60 milioni di euro, insomma, si tratta di un dato che non può di certo passare inosservato.
In pratica il cliente italiano acquista il panettone e poi torna una volta ogni 10 giorni.
Tuttavia, sussiste un piccolo neo che è doveroso illustrare: le pasticcerie artigianali difficilmente riescono a vendere una buona quantità di panettoni all’estero.
I motivi a tal riguardo possono essere tanti e variegati, infatti secondo una ricerca pare che solo il 4% degli stranieri acquista il panettone.
A questo punto viene normale chiedersi quale potrebbe essere la migliore soluzione da prendere in considerazione per esportare il panettone all’estero.
Come far aumentare le vendite del panettone all’estero
Per far sì che questa crescita diventi esponenziale anche all’estero bisognerà mettere in atto alcune strategie ideate ad hoc.
Una prima possibilità può essere rappresentata dalla creazione di un apposito e-commerce.
Aprire un e-commerce sul web consente di gestire svariati ordini e spedire la merce in tutto il mondo, tuttavia non è semplicissimo, perché occorre ponderare bene ogni scelta affinché ogni passo venga compiuto nella maniera più corretta possibile.
Questo non significa che sia impossibile perché ci sono molte pasticcerie artigianali che hanno deciso di puntare proprio su questa strategia.
Sicuramente se qualcuno desidera ampliare le proprie possibilità economiche questo è il momento giusto per agire, perché grazie all’innovazione tecnologica, molte cose si sono evolute e sono state portate avanti.
La soluzione ideale per una società che produce prodotti al dettaglio è creare un market-place di proprietà.
La credibilità del Made in Italy è stata ormai consolidata, per cui la migliore scelta da compiere oggi è proprio quella di investire in questo nuovo mercato digitale, così con il tempo i risultati si potranno intravedere.
In ogni caso occorre essere seguiti da un buon consulente in materia per mettere nero su bianco ogni tipologia di strategia adatta ad attrarre sempre di più gli stranieri ad acquistare il panettone.
Un piccolo esempio di marketing tradizionale potrebbe essere quello di creare alcuni temporary store in dei luoghi strategici nel periodo natalizio: potrebbe rivelarsi una buona soluzione per incrementare gli introiti e far conoscere il prodotto italiano anche ai turisti.
Naturalmente non mancano le strategie digitali, tuttavia, contattando un buon professionista di settore, si potranno mettere in atto tutte le tecniche dovute per riuscire ad accaparrarsi una buona fetta di mercato.
Il sogno di ogni pasticcere italiano è quello di veder entrare nel proprio negozio tantissimi turisti stranieri che acquistano il panettone.
Talvolta l’errore sta proprio nel pensare che ognuno possa riuscire a fare tutto da solo, in realtà non è così perché occorre avere a fianco qualche esperto che sappia indirizzarlo sulla giusta strada che lo porterà ad aumentare le vendite anche grazie all’esportazione.