Tra gli effetti della pandemia di Covid-19, la concorrenza e la globalizzazione, per un’impresa restare a lungo competitiva sul mercato è sempre più difficile. Eventi inaspettati, infatti, possono incidere negativamente sul business di un’azienda al punto che poi trovare delle soluzioni per correre ai ripari, e per uscire dalla situazione di temporanea difficoltà, può essere davvero complicato.
Molte aziende, nel valutare con estrema attenzione questi potenziali rischi, spesso optano per la stipula di polizze assicurative che coprono i danni da business. Si tratta, nello specifico, delle cosiddette assicurazioni a copertura dei danni da business interruption che sono in tutto e per tutto una sorta di polizze salvagente.
Cos’è un’assicurazione business interruption e cosa offre a copertura dei danni
La polizza business interruption è infatti una tipologia di assicurazione che protegge dal fermo dell’attività di un’impresa, sia in caso di fermo parziale, sia in caso di totale interruzione dell’attività produttiva a causa di tutta una serie di eventi imprevisti che sono specificatamente indicati nelle condizioni di contratto. Ideale per la piccola e per la media impresa, in particolare, l’assicurazione che copre i danni da business interruption, in caso di evento avverso, garantisce un indennizzo sotto forma di diaria giornaliera da interruzione totale o parziale dell’attività.
Per esempio, l’indennizzo può scattare in caso di sequestro dei locali da parte della polizia o dell’autorità giudiziaria, in caso di bonifiche ambientali, o semplicemente in caso di danni indiretti che sono stati causati dalla mancata fornitura di energia elettrica, di gas, di acqua o della linea telefonica. L’assicurazione business interruption, inoltre, può coprire pure dai danni che sono stati causati da clienti o da fornitori e, in generale, da danni causati da mancati adempimenti a livello contrattuale.
Qual è l’utilità delle polizze assicurative che coprono i danni da business
Polizze come quella a copertura della business interruption, a fronte del pagamento di un premio assicurativo richiesto dalla compagnia, sono utili nel prevenire, grazie agli indennizzi, le crisi aziendali. Ovverosia i crolli temporanei ed anche di lungo periodo della produttività con un conseguente calo dei ricavi di vendita. In tal caso, infatti, senza la copertura assicurativa l’impresa rischierebbe dal punto di vista economico delle ingenti perdite che sarebbero ulteriormente aggravate, tra l’altro, dai costi fissi da sostenere anche con il fermo totale o parziale dell’attività produttiva.
Il rischio incombente di fermo attività nell’era del digitale
La polizza a copertura della business interruption in genere viene sottoscritta dalle piccole e dalle medie imprese appartenenti a settori che spaziano dal manifatturiero al commercio, ma nell’era del digitale c’è pure il rischio di tipo informatico che non può essere mai sottovalutato. Basti pensare, per esempio, ad un hacker che, introducendosi in maniera illegale nella rete aziendale, fa collassare tutte le aree di business informatizzate. Di conseguenza, le migliori compagnie di assicurazione che propongono le polizze per la business interruption propongono delle soluzioni modulari e spesso ‘all risk’ che permettono di coprire anche il rischio informatico.
Perché la polizza business interruption è una valida alleata contro ogni avversità
In altre parole, quella legata alla business interruption è una polizza che si presenta in tutto e per tutto come una valida alleata contro ogni avversità. E questo specie quando, a copertura del rischio produttivo, ed anche informatico, l’attività d’impresa risulta essere concentrata in una zona circoscritta tra uffici e stabilimenti produttivi. Non a caso, come sopra accennato, la sottoscrizione delle polizze assicurative che coprono i danni da business è tipica delle piccole e delle medie imprese. Mentre la grande impresa, che ha più stabilimenti produttivi in più paesi del mondo, di norma è meno interessata a questo tipo di copertura assicurativa.