Start Up moderne, che cosa sono e a cosa servono

In un’era moderna e tecnologica, le terminologie cambiano e si sentono sempre più spesso dei vocaboli di derivazione anglosassone. Le Start Up ad esempio che cosa sono e a cosa servono nel dettaglio?

Che cosa sono le Start Up moderne

Come accennato ci sono terminologie inglesi che oramai vengono utilizzate in uso comune. Si parla spesso di Start Up che potrebbe essere definita come una azienda che come mission lavorare in settori tecnologici avanzati e moderni. Dapprima associata a realtà che operavano solo in campo informatico, nel tempo hanno preso piede e ora si espandono sino al settore energetico.

Nonostante questo la legislazione italiana non sembra ancora seguire bene l’evoluzione di queste nuove aziende, con una legge del 2012 che riporta determinate caratteristiche come la scalabilità. Quando si parla di una di queste realtà scalabili si vuole andare a mettere l’accento su una attività replicabile con aumento del giro d’affari in pochissimo tempo. Questo significia che si parte da un tassello per poi espandersi e aggiungerne altri sempre più evoluti.

Requisiti e a cosa servono

Secondo il Ministero dello Sviluppo Economico, quando si parla di una realtà di questo tipo si indica una agevolazione di sviluppo per l’imprenditoria giovanile che attira proprio una fascia precisa per attirare una certa somma di capitali direttamente in Italia. Se la teoria sembra essere buona, i fatti sono contornati da una serie di vantaggi esaminati proprio dal Governo italiano.

I requisiti che vengono richiesti per l’apertura di una Start Up sono i seguenti:

  • Società non quotate in borsa
  • Società partita da zero o comunque non più vecchia di 5 anni
  • Sede centrale in Italia oppure in uno dei Paesi della Ue
  • Valore annuo fissato non più alto di 5 milioni di euro
  • Gli utili non devono essere distribuiti o non sia stato fatto in passato
  • Oggetto sociale in tema di sviluppo o servizi innovativi
  • Non sia stata concepita a seguito di una fusione, cessione o scissione
  • Che abbia un forte valore innovativo

Detto questo ogni azienda di questa categoria ha delle agevolazioni da parte dello Stato. Per fare in modo che ci sia un suo forte sviluppo è necessario un sostegno economico e manageriale e per questo motivo all’interno del Decreto sono stati previsti degli incubatori che possono essere richiesti in quanto approvati dallo Stato che sono:

“imprese che offrono anche in modo non esclusivo, servizi per sostenere la nascita o lo sviluppo di start up innovative”

Questi incubatori sono stati sviluppati al fine di accompagnare nonché sostenere uno sviluppo della start up dal primo momento sino alla sua evoluzione ovvero con un chiaro contributo concreto in termini di operatività con manager di alto profilo e fondi, insieme a luoghi di lavoro e strumenti. Tutto questo al fine di poter aver un reddito il prima possibile, senza perdersi durante i piccoli primi passi.

Tutti i soggetti che sono interessati quindi a mettere in pratica una idea, dovranno in primis costituire una società di capitali e presentazione della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Successivamente per avviarla si dovrà redarre il Modello S5 dove indicare tutte le attività che sono state svolte in tema di ricerca e sviluppo, con autocertificazione prodotta che attesti l’adempimento delle procedure che sono state richieste.

In caso di dubbi e perplessità è bene iniziare a chiedere chi ha già portato avanti una realtà similare o ha aiutato qualcuno a farlo. Insomma, non è difficile e si pone a favore di tutti i giovani che vogliono entrare nell’imprenditoria senza dimenticare i valori tecnologici. Non solo, infatti con questo Decreto il Governo entra a favore di quelli che sono gli imprenditori volti al futuro con chiare idee da sviluppare quanto prima.