Il liquore all’allora nasce nelle ragione del Sud Italia. Si dice che la sua patria effettiva sia però la terra pugliese. A prima vista, questo liquore stupisce a causa della sua colorazione: si tratta di un verde brillante, che appare quasi luminoso. I più dubbiosi potrebbero chiedersi sospetti se non vi siano all’interno dei coloranti artificiali che ne esaltano il colore. Del resto, infatti, se ammiriamo una pianta di alloro non possiamo dire di notare colori brillanti. Tuttavia, siamo certi che non ci sia alcuna traccia di colorante artificiale nel liquore all’alloro.
Il liquore all’alloro, in realtà, è un prodotto di local business che ha raggiunto un successo internazionale. Ciò capita spesso nel nostro paese. I nostri piatti più tradizionali, semplici e genuini sono apprezzati dalla clientela internazionale. Sicuramente, ciò avviene anche grazie alle materie prime che impieghiamo nella preparazione. Si tratta, per la maggior parte dei casi, di prodotti coltivabili a livello locale. Questo è anche il caso del liquore all’alloro. Il suo sapore l’ha reso una bevanda unica nel mondo. Ma la sua nascita e la sua preparazione restano legate alla Puglia. Conosciamo meglio la sua storia.
Il liquore all’alloro: storia e tradizioni
La pianta di alloro è tipica delle regioni dell’Asia Minore. Tuttavia, già dai tempi classici, questa pianta era diffusa nel bacino del Mediterraneo. Il Sud Italia, quindi, la ospitava fin dai primi secoli dopo Cristo. Nel corso degli anni, l’allora è divenuto parte della vegetazione del nostro paese. Oggi, infatti, nelle zone più calde, l’alloro cresce spontaneamente. Se andiamo al mare in Puglia, ci sarà capitato ancora di trovarne piccoli cespugli lungo le strade.
Ci sono diverse usanze legate alla pianta di alloro. La più nota è quella dell’incoronazione dei laureati. Al termine del percorso universitario, dopo la discussione della tesi, si pone sul capo dell’ex studente una corona in alloro. Questa tradizione si rifà al significato della pianta di alloro: la sapienza. A sua volta, questa simbologia deriva dal mito di Apollo e Dafne. Dafne rifiutava la corte del dio Apollo e tentava di sfuggirvi. Un giorno, mentre il dio della cultura stava per raggiungerla, ella implorò gli dei di salvarla dalla brama della divinità. Gli dei risposero trasformandola in alloro. Così ad Apollo non restò altro che consacrare quella pianta.
I benefici del liquore all’alloro
Oggi, a partire dalle cittadine pugliesi, tutti conoscono il delizioso liquore all’alloro. Si può quindi dire che il primo beneficio apportato da questa bevanda sia di natura economica. Piccole aziende destinate a passare inosservate alla clientela internazionale, hanno scoperto in questo prodotto locale una risorsa imbattibile. L’importazione dell’alloro, infatti, ha rimpolpato i conti di diversi agricoltori che hanno deciso di produrne il liquore. In questo modo è nato l’ennesimo esempio di made in Italy che si fa onore nel mondo. Una cosa simile è accaduta al liquore alla liquirizia nato nella soleggiata Calabria.
Tuttavia, il liquore all’alloro ha riscontrato tanto successo anche per i benefici che apporta al nostro organismo. Infatti, il liquore possiede delle proprietà digestive. I suoi componenti stimolano i succhi gastrici, che digeriscono gli alimenti evitandoci la sensazione di pancia gonfia. In aggiunta a questo, esso è in grado di alleviare il meteorismo, un disturbo fastidioso e talvolta imbarazzante.
Comunque, l’alloro possiede anche proprietà antisettiche ed è utile nell’alleviare i sintomi del raffreddore. Inoltre, l’alloro si presenta come un ingrediente perfetto per i bagno aromatici. Produce infatti delle bacche che possono servire nella preparazione di infusi e bagni. Sotto forma di pediluvi, invece, la pianta dà il suo meglio nel contrastare l’eccessiva sudorazione dei piedi. Infine, l’alloro, usato per impacchi, è un ausilio contro i reumatismi dolorosi.