Stretching, i benefici e come praticarlo in modo corretto

Lo stretching, nonostante le origini orientali, è ormai una delle discipline più praticate in tutto il mondo. Dopo aver visto i benefici a livello fisico e mentale del pilates, ecco una panoramica su quelli che sono i benefici di questa filosofia orientale.

Sono diverse le tipologie di stretching, ecco le più conosciute.

Stretching dinamico, prevede lo stesso tipo di movimenti effettuati in modo controllato. È ideale per programmi sportivi con movimenti ad alta velocità, poiché agisce sull’elasticità di muscoli e tendini. Con questo tipo di stretching il muscolo agonista contraendosi rapidamente tende ad allungare il muscolo antagonista (il muscolo che vogliamo allungare);

Stretching statico, il sistema più conosciuto e trae spunto dallo yoga. Consiste, essenzialmente, nell’assumere una determinata posizione in base alla fascia di muscoli su cui vogliamo lavorare. Questa posizione va mantenuta per alcuni secondi (generalmente dai 15 ai 30) per rilassare il muscolo interessato. Tutto lentamente in modo da non stimolare nei muscoli antagonisti il riflesso da stiramento.

Stretching isometrico
, la forma più sofisticata, suddiviso in diverse componenti (PNF, CRAC, CRS) che richiedono un’adeguata preparazione.

Stretching: i benefici

Lo stretching va ad agire sulla mobilità articolare (conosciuta anche come articolarità, flessibilità ed estensibilità…) che consiste nella capacità, da parte dell’individuo, di compiere movimenti ampi e al massimo della estensione fisiologica delle proprie articolazioni.

Questi sono i maggiori benefici che, in generale, questa disciplina offre:

  • Aumento dell’elasticità dei muscoli e dei tendini, con un miglioramento globale della capacità di movimento.
  • Prevenzione delle contratture muscolari, oltre che diminuzione del senso di fatica e prevenzione dei traumi muscolari e articolari.
  • Abbassamento della pressione arteriosa e miglioramento della circolazione.
  • Diminuzione della tensione dei muscoli e della frequenza cardiaca che significa rilassamento.

Per ottenere questi benefici è, però, necessario assumere delle posizioni comode e confortevoli che ci permettano di respirare in modo naturale. Grazie all’ossigenazione si ripristinerà il giusto equilibrio delle funzioni fisiologiche e del tono muscolare.

Il rischio, quando si tengono delle posture scorrette, è che ci possa essere l’accorciamento dei muscoli interessati. I muscoli accorciati, una volta tornati nella posizione naturale, iniziano a opporre resistenza e a ostacolare il riallineamento dei segmenti ossei.

In linea di massima i benefici dello stretching sono:

Sistema muscolare e tendineo

  • Aumento della flessibilità e dell’elasticità dei muscoli e dei tendini;
  • Miglioramento della capacità di movimento;
  • Preparazione alla contrazione muscolare;
  • diminuzione della sensazione di fatica;
  • Prevenzione dei traumi muscolari ed articolari;

Articolazioni

  • Attenuazione delle malattie degenerative;
  • Stimolazione  della “lubrificazione” articolare;
  • Buon mantenimento delle articolazioni e rallentamento della calcificazione del tessuto connettivo.

Sistema cardiocircolatorio e respiratorio

  • Diminuzione della pressione arteriosa;
  • Favorimento della circolazione;
  • Miglioramento  della respirazione;
  • Aumento della capacità polmonare.

Sistema nervoso

  • Sviluppo della consapevolezza di sé;
  • Riduzione dello stress fisico;
  • Favorimento della coordinazione dei movimenti;
  • Rilassamento e raggiungimento della calma.

Stretching: come praticarlo in modo corretto

Le regole generali dello streatching che bisogna seguire sono:

  • Identificare il gruppo muscolare su cui lavorare;
  • Trovare una posizione comoda ma che sia, allo stesso tempo, efficace;
  • Mantenere la posizione per un periodo che varia dai 15 ai 40 secondi.
  • Riscaldare i muscoli prima dello stretching;
  • Eseguire gli esercizi in un ambiente rilassante e tranquillo;
  • Mantenere la concentrazione;
  • Non confrontarsi con altri;
  • Controllare il respiro;
  • Alternare l’estensione dei muscoli agonisti con quelli antagonisti;
  • Rilassarsi.

Lo stretching può essere eseguito, dappertutto e da chiunque, come riscaldamento pre-esercizio e come defaticamento post-allenamento.

Parliamo di un’attività dolce e fondamentalmente semplice che chiunque può praticare. Un consiglio è quello di non confrontarsi con altri perché questo comporta un’alterata percezione della soglia del dolore.

È importante fare attenzione all’ambiente circostante, motivo per cui è necessario l’utilizzo di un tappeto per le posture che si effettuano da sdraiati. È consigliato scegliere un ambiente tranquillo e non rumoroso che favorisca la concentrazione.