La prima cosa che va sottolineata, anche se per molti può apparire scontata, è che l’assicurazione Responsabilità Civile Auto (o RCA) è obbligatoria per legge.
Quindi è assolutamente vietato circolare con un veicolo non assicurato e, a meno di un’eccezione che vedremo in seguito, essere in possesso semplicemente di una vettura sprovvista di polizza assicurativa. Ma vediamo insieme quali sono le tipologie e le varie curiosità.
Assicurazione auto: cosa serve per stipulare il contratto
Il rischio, se si conduce un mezzo senza assicurazione RCA, è quello non solo di incorrere in una multa molto salata, ma soprattutto quello che possa esserci il sequestro del mezzo di trasporto.
Inoltre è bene ricordare che il cosiddetto “tagliando”, ovvero il contrassegno rilasciato dalla compagnia assicuratrice, non va più esposto obbligatoriamente dal 18 ottobre 2015. Nonostante ciò resta sempre obbligatorio averlo con sé ed esibirlo nel caso dovessero avvenire controlli da parte degli organi preposti. L’obbligo di essere in possesso di un’assicurazione riguarda i veicoli che sono circolanti.
Se sei invece in possesso di un automobile che non usi, bisogna differenziare due tipi di situazioni. Se non usi la tua vettura e la lasci parcheggiata in uno spazio privato (come può essere un box o un garage) allora puoi anche non assicurarla, sempre a patto che non venga usata nemmeno in modo sporadico.
Se invece, nonostante il mancato utilizzo, la lasci ferma su una strada pubblica è sempre obbligatorio essere in possesso di regolare assicurazione perché anche da ferma potrebbe rientrare in qualche sinistro.
Le compagnie assicurative, visto l’obbligo a dover assicurare il proprio veicolo da parte degli automobilisti, hanno il dovere di stipulare contratti assicurativi anche da coloro che abitano nelle zone più a rischio.
Diamo un’occhiata ai documenti che ti verranno chiesti dalla tua compagnia assicuratrice per poter stipulare il tuo contratto assicurativo. Quello che, molto probabilmente, ti verrà chiesto è la carta di circolazione, la fotocopia della tua patente di guida (o comunque un documento d’identità valido).
In ogni caso sarà appunto l’assicurazione che ti farà sapere in modo dettagliato tutta la documentazione che dovrai fornire nel momento della sottoscrizione. Un’altra cosa importante da sapere è che, tra i documenti da fornire, non c’è più l’attestato di rischio che, a partire dal 1 luglio 2015, è possibile consultare tramite una banca dati.
Assicurazione auto: le tipologie
Sentiamo spesso parlare di assicurazione tradizionale e di assicurazione diretta, ma non sempre sappiamo bene la differenza tra le due.
La differenza sostanziale tra le due stipule sta nel modo in cui avviene la vendita della polizza.
Nel primo caso, ovvero in quella tradizionale, il tutto si concretizza grazie all’intermediazione di un agente assicurativo e solitamente all’interno del suo ufficio o della sua agenzia.
Nell’assicurazione diretta si può sottoscrivere un contratto senza il bisogno di un intermediario fisico, ma lo si può fare comodamente attraverso canali diretti come siti internet o telefonicamente, il che riduce anche i prezzi oltre ai tempi di attesa. Entrando invece più a fondo nelle varie tipologie di assicurazioni troviamo quelle chiamate “a consumo”.
Questo tipo di polizza, come tanti sapranno, è indicata e consigliata per tutti coloro che usano il proprio veicolo in maniera occasionale.
Infatti il premio viene pagato in rapporto ai giorni dell’anno in cui viene utilizzato il veicolo oppure in proporzione ai chilometri fatti. In questi casi c’è anche la possibilità di sottoscrivere delle assicurazioni temporanee che possono coprire il proprio veicolo per una durata definita.
Ovviamente la durata di queste polizze deve essere inferiore a quelle delle RCA classiche, quindi saranno mensili, trimestrali o semestrali.
Oltre a queste polizze su base mensile c’è anche la possibilità di assicurare il proprio veicolo in base ai chilometri effettuati, durante il periodo di copertura, e che verranno calcolati da un GPS installato sulla vettura.