Come scegliere il miglior essiccatore industriale per la tua azienda

L’essiccatore industriale è un dispositivo che permette di disidratare materiali solidi in grande quantità. Risulta utile per una vasta gamma di attività e non solo nell’agroalimentare, come vorrebbe il senso comune.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica del funzionamento di questi dispositivi, elencando i settori in cui il loro impiego si rivela necessario, presentando le varie tipologie. In chiusura, offriremo qualche indicazione per scegliere il miglior essiccatore industriale professionale.

Come funziona un essiccatore industriale

L’essiccatore industriale, come tutti gli essiccatori, priva i materiali solidi della loro componente liquida. Rispetto ai dispositivi domestici, però, si caratterizza per:

  • L’impiego di tecnologie più efficienti, che spesso vanno oltre il semplice irraggiamento, ovvero l’esposizione degli oggetti al calore.
  • La possibilità di processare carichi molto più imponenti. Gli essiccatori casalinghi gestiscono qualche chilo alla volta, gli essiccatori industriali superano spesso la tonnellata.

Nell’immaginario collettivo, gli essiccatori sono appannaggio dell’industria alimentare, ovvero di tutte quelle attività che confezionano alimenti disidratati, liofilizzati etc. In realtà, possono tornare utili anche in altri ambiti. Eccone alcuni.

  • Farmaceutica. I prodotti farmaceutici vengono completamente disidratati per ridurre la loro esposizione ad agenti inquinanti e patogeni.
  • Manifattura metallica. I prodotti in metallo vengono sottoposti ad asciugatura per evitare che si arrugginiscano.
  • Manifattura tessile. L’impiego degli essiccatori garantisce da un lato vestibilità ai prodotti tessili, dall’altro una certa resistenza agli agenti esterni.
  • Produzione cartiera. Anche la carta beneficia della riduzione dell’umidità al suo interno.

I tipi di essiccatore industriale

Esistono svariate tipologie di essiccatori industriali. Questi si differiscono per le modalità di asciugatura ma anche per le modalità di gestione del carico.

Per quanto concerne le modalità di asciugatore si segnalano:

  • Essiccatori diretti. In questo caso, un flusso di aria calda viene sospinto nella camera dove è presente il carico.
  • Essiccatori indiretti. In questo caso, il calore non viene trasmesso direttamente agli oggetti, bensì alle pareti della camera. Saranno queste, a loro volta, a trasferire il calore necessario alla disidratazione.
  • Essiccatore radianti. Nella fattispecie, si utilizzano le onde elettromagnetiche, le quali movimentano le molecole all’interno degli oggetti in modo da aumentare l’energia termica e causare la separazione della componente liquida. Della categoria “essiccatori radianti” fanno parte anche gli essiccatori a infrarossi, i quali sfruttano i cosiddetti “raggi x” per creare energia termica.

Per quanto concerne le modalità di gestione del carico invece si segnalano:

  • Essiccatori a letto fluido. In questi essiccatori, l’aria calda viene fatta passare attraverso un letto di particelle solide, facendole “fluttuare” come un fluido. Questo movimento assicura un contatto efficiente tra l’aria calda e le particelle, garantendo un’essiccazione rapida ed uniforme.
  • Essiccatori a vassoio. In questo caso gli oggetti da essiccare vengono distribuiti in strati sottili su vassoi impilati in una camera riscaldata. L’aria calda circola tra i vassoi, rimuovendo l’umidità. Sono semplici, economici e versatili, ma possono richiedere periodi di essiccazione più lunghi rispetto ad altri metodi.
  • Essiccatori rotanti. Questi essiccatori contengono cilindri rotanti riscaldati, all’interno dei quali il materiale da essiccare viene agitato e mescolato mentre l’aria calda viene fatta passare attraverso. Sono particolarmente adatti per materiali granulosi o in pezzi e hanno un’alta efficienza energetica.

Si distinguono infine gli essiccatori bach e gli essiccatori continui. I primi pongono gli oggetti all’interno di una “catena di montaggio”: gli oggetti vengono disidratati e poi passano al macchinario successivo. I secondi producono un ciclo di asciugatura più abbondante, a fasi, che si ripetono per un certo numero di volte.

Come sceglierlo

In virtù della presenza di così tante tipologie, scegliere l’essiccatore industriale più adatto alla propria attività può essere complesso. Dunque, è bene chiarire alcuni punti.

  • Quando gli oggetti presentano una dimensione e un aspetto uniforme, per esempio i farmaci, è consigliato utilizzare gli essiccatori a letto fluido.
  • Quando gli oggetti si caratterizzano per una marcata fragilità, è bene evitare gli essiccatori radianti e optare per gli essiccatori a vassoio, i quali tendono a “non stressare” il carico. Il riferimento è in particolare agli alimenti freschi (frutta, verdura etc.).
  • Quando gli oggetti sono molto piccoli, e presentano anzi un aspetto granuloso, gli essiccatori rotanti garantiscono un’efficienza di gran lunga superiore alle altre tipologie. Il riferimento è ai cementi, ai minerali, ai cereali.