Nell’uso degli alimentari per ristorazione diventa sempre più importante coniugare la convenienza alla qualità. Questo perché i clienti stanno diventando esigenti e informati, soprattutto per quanto concerne la sostenibilità.
Mai come negli ultimi anni si è vista puntare l’attenzione verso le tematiche dell’ambiente. La causa riguarda il cambiamento climatico e l’eccessivo uso dei pesticidi che vanno a minare le qualità dei prodotti.
Entrambi i fattori richiedono un cambio di rotta affinché le risorse vengano consumate in modo consapevole. Pertanto, gli alimenti per la ristorazione diventano degli osservatori speciali da parte della clientela.
Alimentari per ristorazione: quali acquistare
In un mercato altamente competitivo ciò che fa la differenza è la qualità degli alimenti. La qualità è determinata dal controllo dei processi produttivi e dal benessere degli animali. Sono sinonimo di qualità anche i prodotti tipici locali e quelli che si accompagnano ai marchi D.O.P, I.G.P, eccetera.
Gli alimentari per ristorazione BIO sono un altro sigillo di qualità. Ai prodotti servono tre anni, infatti, prima di ottenere la certificazione per poi essere costantemente monitorati.
I fattori di qualità sono:
- igienico/sanitari;
- organolettici;
- nutrizionali;
- di origine.
Gli aspetti igienico/sanitari riguardano i residui chimici di tossicità presenti nei prodotti trattati. Gli elementi organolettici indicano il modo in cui il prodotto è presentato. Questo fattore riguarda più la scelta dell’imprenditore dato che al cliente arriva, di norma, l’alimento già cotto.
Il fattore nutrizionale è uno dei più considerati dal cliente e sottolinea l’apporto energetico. Gli alimenti freschi vincono rispetto a quelli surgelati perché vengono recepiti più sani.
I criteri di origine concernono i prodotti marchiati, quelli tipici e considerati a ‘chilometro zero’. La clientela presta una particolare attenzione all’origine. E di solito l’imprenditore sfrutta proprio l’origine per accostare i termini ‘tradizione’ e ‘territorio’.
Va considerata, inoltre, la qualità reale e quella percepita: il cliente predilige il prodotto marchiato rispetto a quello categorizzato come ‘sano’. All’imprenditore non rimane che soppesare l’acquisto di questo tipo di prodotti garantiti.
In linea generale, possiamo dire che i prodotti marchiati e categorizzati vengono recepiti come alimenti di qualità superiore e infondono un clima di sicurezza.
Come assicurarsi la convenienza
Se è vero che la spesa iniziale è relativamente alta è anche vero che il prezzo finale salirà. Ma sarà giustificato dalla scelta degli ingredienti. Tale equilibrio viaggia in corrispondenza della qualità percepita.
Alla clientela non importerà di dover spendere un importo maggiore se ad attenderlo ci saranno degli alimenti di ottima qualità. Certo, non tutti aderiranno alla filosofia, ma la tendenza del mercato si sposta verso questa direzione. Una direzione mirata e sostenibile che rispetta tutti i criteri finora elencati e spalanca le porte al progresso.
A volte, invece, la qualità è sinonimo di convenienza soprattutto quando si tratta di contattare rivenditori della zona o cooperative. Si preferisce, infatti, comprare all’ingrosso piuttosto che dai venditori diretti. Ma è una scelta saggia?
Molti esercenti sono disponibili nel trovare un accordo che vada a compensare i desideri di entrambe le parti. Prima di scartare a priori un’offerta la si dovrebbe vagliare in tutte le sue opzioni.
La collaborazione tra imprenditori è un altro utile espediente per risparmiare: comperando grandi quantità di prodotto si ottengono maggiori sconti. Una legge di mercato spesso dimenticata ma che torna utile nel momento del bisogno.
Qualità e convenienza negli alimentari per ristorazione
Possiamo riassumere dicendo che la qualità dei prodotti è un fattore essenziale nella ristorazione. C’è una differenza fra la qualità reale e quella recepita. Il cliente è attento ai valori nutrizionali, sanitari e di origine mentre l’imprenditore deve controllare quelli organolettici.
Gli alimenti marchiati e categorizzati risultano più sani pertanto il ristoratore è tenuto a sottolineare questo aspetto. Una soluzione è quella di accostare i vocaboli ‘tradizione’ e ‘territorio’ per richiamare sicurezza e appartenenza.
Seguendo questa logica è possibile risparmiare? Sì, perché la spesa sarà giustificata dalla selezione degli ingredienti. In questo modo l’avventore si sentirà a casa e nutrito con alimenti validi.
Il mercato richiede sostenibilità e rispetto ambientale pertanto seguire questa filosofia sarà garanzia di successo non solo in termini monetari ma anche di fiducia da parte del cliente.