Non è facile, in particolar modo per le piccole aziende, decidere di puntare sul mondo del web. Così, molti scelgono una strada che all’apparenza sembra comoda, conveniente, e che poi puntualmente si rivela tortuosa: la gestione dei Social Media in autonomia. Questo modus operandi, però, può rivelarsi potenzialmente dannoso, soprattutto per quelle micro imprese che sognano di fare il grande passo. La maggior parte delle grandi aziende può vantare una presenza forte sui Social, e tu?
La questione è ben diversa quando c’è un Social Media Manager che, effettivamente, gestisce il profilo a 360°. C’è bisogno di un professionista serio e qualificato, come Paolo Maurizio Meo, Social Media Manager, Social Media Marketer, SEO Copywriter, Web Designer e Digital Marketer che lavora a Roma e in tutta Italia. Dopo anni di studio e di esperienza, ha un unico sogno e grande obiettivo: far crescere il tuo business. Perché dovresti assumere un SMM subito? Ti diamo alcune (buone) ragioni.
No, non basta condividere qualche post sui principali Social Media
Tutti conoscono le principali piattaforme di Social Media, come Facebook e Instagram. E magari si può cadere nell’errore di pensare che la gestione di un profilo aziendale sia relativamente “semplice”. Ma è davvero così? Non proprio, perché un profilo Social privato non è lo stesso di quello di un’azienda. Dietro ogni post non ci sono solo lampi di genialità o di creatività, bensì uno studio e un’analisi molto attenta.
- Il Social Media Manager ha il compito di analizzare in prima battuta gli obiettivi del brand e il target, determinando il Social migliore su cui puntare (può essere più di uno), sul formato dei contenuti più determinanti e sulla comunicazione accattivante;
- Allo stesso tempo, si occupa di un PED, un piano editoriale strategico, che permette di pianificare al meglio i contenuti garantendo la tracciabilità, essenziale per monitorare i risultati;
- I contenuti vanno ottimizzati nel tempo. Nulla è scritto nella pietra, soprattutto nei Social Media, dove quello che è attuale oggi, sarà molto probabilmente già vecchio tra una settimana. L’obiettivo rimane sempre lo stesso: garantire una diffusione massima;
- Progettare, con il tempo, delle campagne di Social Media Advertising, sempre prendendo come punto di riferimento gli obiettivi del brand.
Pensi ancora che gestire un profilo aziendale sui Social Media sia un “gioco da ragazzi”? Passiamo al punto successivo.
Gli spazi Social vanno aggiornati e “presidiati”
“Oggi è Natale, non pubblico“. “Oggi è domenica, non ho idee“. “Ho dimenticato di condividere un post sul nuovo prodotto/servizio sui social“. Queste sono solo alcune delle frasi più ricorrenti che dirai nel corso della gestione dei social. Ma è l’aggiornamento a fare il grosso del lavoro, e non è solo una questione di presidio: se vuoi farli diventare il tuo punto di riferimento per pubblicizzare il tuo lavoro sul web, devi conoscere gli strumenti, le strategie e le tendenze. Che, sì, cambiano da un giorno all’altro. Questo, attenzione, non significa cadere nella trappola dell’over-posting. Ma condividere in base al piano editoriale.
La reputazione del brand dipende (anche) dai Social Media
Conosciamo i termini “boomer“, “gen Z”, “millennial“. Molti ormai sono nativi digitali, ovvero sono nati dell’epoca di internet, dei social media. C’è chi cerca un ristorante esclusivamente online e chi si affida ai servizi presenti sul web. Chi compra quasi esclusivamente sugli e-commerce, per convenienza, magari di tempo o di denaro. Essere presente con un profilo aziendale o, comunque, professionale sui Social Media significa metterci la faccia e giocarsi la reputazione del brand. Perché rischiare, quando un Social Media Manager potrebbe occuparsene al 100%?
La comunicazione aziendale? Sui Social è trasparente e coerente
No, il Social Media Manager non si occupa unicamente di condividere i contenuti sui Social o di strutturare il piano editoriale verificando eventuali errori o scegliendo gli argomenti migliori. Questa figura svolge un ruolo chiave nel mantenimento della comunicazione aziendale, che sui Social in particolar modo deve essere trasparente e coerente con i valori e gli obiettivi del brand. C’è un tone of voice da rispettare, ovvero un tono di voce, da scegliere in base al target e al brand stesso. C’è un’immagine da valorizzare, quella della tua azienda, e che determina le vendite. Il nostro consiglio? Di rivolgersi a Paolo Maurizio Meo per fare il primo “passo” in grande stile sui Social.