Cosmesi bio e naturale ed ecosostenibilità: come possono valorizzare l’economia del Sud Italia.

La sempre più crescente richiesta dell’utilizzo di cosmesi bio, naturale, eco-sostenibile e che provenga dal territorio è sintomo di una sempre più consapevole scelta di cura della propria pelle nel pieno rispetto del pianeta.

Ho voluto scrivere questo articolo perché la cosmesi biologica, naturale e amica dell’ambiente e della pelle, può essere un’opportunità per l’economia del nostro Meridione.

Ma l’elemento ancora più interessante è che il consumatore può fare in modo, con comportamenti virtuosi, che questa opportunità diventi una realtà.

Sono molte le realtà commerciali che hanno ormai capito che questa è una opportunità da cogliere per il Sud Italia, ma questo cambiamento sta coinvolgendo ancora poco il settore farmacia.

Esistono però delle realtà come, ad esempio, la parafarmacia erboristeria dei Dottori Giuseppe e Patrizia Emporio della Salute che ha fatto della cosmesi e della fitoterapia a Km 0 la Vision del loro progetto commerciale.

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Come può crescere l’economia del Sud Italia grazie alla cosmesi biologica , naturale ed eco-sostenibile?

La terra del Sud possiede dei profumi e delle piante  che non solo possono ispirare il formulatori cosmetici, ma possono diventare materia prima per cosmesi di qualità e di lusso.

Stanno sorgendo o prendendo piede tante realtà nel Meridione d’Italia con la vocazione per la cosmesi biologica e naturale. Basti pensare a realtà come la pugliese Alkemilla o la siciliana Gyada Cosmetics (per citarne alcune fra le più famose tra gli amanti della cosmesi biologica e naturale).

Ma esistono altre meno conosciute, ma dalla qualità altrettanto eccezionale come l’ azienda Cosmesi Siciliana , con sede a Trapani, o l’azienda sarda HerbSardinia .

Inoltre molte aziende con storia erboristica e fitoterapica stanno mettendo a frutto le loro conoscenze per creare cosmetici naturali di alta qualità.

Basti pensare alla linea Trichology Lab di Alta Natura, azienda a tradizione erboristica, linea che leggendo l’INCI, si evince non abbia nulla da invidiare ai più blasonati prodotti professionali per la cura dei capelli.

Esisto poi al Sud Italia piccole realtà artigianali che possono fare la differenza, in particolare piccoli laboratori specializzati nella produzione del sapone.

Le classiche saponette che si possono rivelare il cosmetico naturale o biologico migliore per le pelli che amano poco la maggior parte dei tensioattivi, ma che tollerano il sapone.

Per citarne alcuni: il sapone di Cri, azienda che produce saponi artigianali a Santa Maria di Castellabate, in Campania oppure l’azienda Extravergine saponi che sorge sulla costa Nord Occidentale della Sicilia, davanti alle Isole Eolie.

Se tutte queste e sempre più numerose realtà cominceranno ad essere non delle eccezioni, ma espressione ed identità di un territorio, allora il gioco sarà fatto. Per fare questo però ci sarebbe bisogno di iniziare tutti a cambiare l’approccio alla nostra spesa.

Come cambiare l’approccio alla spesa per comprare beni di qualità prodotti al Sud

Innanzitutto l’approccio alla spesa può essere fatto già passeggiando con il carrello tra gli scaffali del supermercati.

Il mio consiglio, infatti, è quello di leggere l’etichetta dei prodotti che acquistiamo e verificarne l’indirizzo del sito di produzione e iniziare ad aggiungere al nostro carrello sempre più prodotti confezionati al Sud.

In secondo luogo si può pensare di andare a cercare quei rivenditori che hanno già la sensibilità di scegliere prodotti di aziende del Meridione.

Ad esempio l’Emporio della Salute, come già detto, ha adottato come  visione quella di prediligere la vendita dei cosmetici e dei fitoterapici di qualità prodotti al Sud.

I semi sono stati piantati, molti sono diventati piante.

Ora sta ai consumatori curarli perché diventino una foresta!

Dottoressa Patrizia Secreti

Farmacista dell’ Emporio della Salute.

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