Le aziende agricole che sono condotte e che sono amministrate da donne hanno la possibilità di svilupparsi e di crescere anche attraverso l’accesso ai finanziamenti che sono concessi dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare. In particolare, l’ISMEA finanzia, per l’imprenditoria femminile, i progetti di consolidamento o di sviluppo nel settore agricolo, e pure per il comparto della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli con la presentazione della domanda, al fine di accedere alle agevolazioni, che deve essere effettuata solo ed esclusivamente online dal sito Internet strumenti.ismea.it.
Come ottenere i mutui agevolati ISMEA per l’imprenditoria femminile in agricoltura
Nel dettaglio, a sostegno dell’l’Imprenditoria femminile in agricoltura, l’ISMEA può finanziare le aziende del settore concedendo mutui aventi un controvalore fino a ben 300.000 euro con una durata che può variare da un minimo di 5 ad un massimo di 15 anni.
Il mutuo concesso, in particolare, è agevolato in quanto è a tasso zero andando a finanziare fino al 95% delle spese ammissibili e legate al progetto di sviluppo o di consolidamento da parte di micro, piccole e medie aziende che, come sopra accennato, risultano essere condotte e amministrate da donne in forma singola ed anche in forma associata.
Quali sono gli interventi finanziabili con i mutui a tasso zero dell’ISMEA
Gli interventi finanziabili con i mutui a tasso zero dell’ISMEA sono davvero tanti a favore delle donne imprenditrici nel settore agricolo a partire dall’acquisto di macchinari, attrezzature e realizzazione di impianti. Con i mutui agevolati ISMEA sono finanziabili pure le operazioni d’acquisto di terreni, ma comunque nella misura del 10% rispetto all’investimento complessivo, e pure le spese sostenute per gli studi di fattibilità per una percentuale che però, rispetto all’investimento complessivo, in questo caso scende nella misura massima del 2%.
Inoltre, l’erogazione dei mutui a tasso zero ISMEA è possibile pure per finanziare l’acquisto di beni pluriennali, per le opere edilizie, per le spese sostenute per il rilascio di concessioni e per le opere agronomiche. Rientrano tra gli interventi finanziabili pure i costi sostenuti per la formazione specialistica di dipendenti e di soci dell’azienda agricola ma a patto che questa risulti essere funzionale al progetto di investimento che è stato presentato. E lo stesso dicasi per il finanziamento di spese per i servizi di progettazione a patto però che queste, insieme agli oneri sostenuti per la redazione dello studio di fattibilità, non superino la percentuale del 12% sempre sul totale dell’investimento da realizzare.
Quali spese invece non sono ammissibili per la concessione del mutuo
Ci sono inoltre tante altre spese che non sono ammissibili ai fini della concessione dei mutui agevolati ISMEA fino a 300.000 mila euro a partire da tutti i lavori e da tutti gli acquisti effettuati dall’impresa agricola prima della data di accesso al finanziamento. Non rientrano tra le spese ammissibili pure i lavori di costruzione e di ristrutturazione di fabbricati che, pur essendo rurali, non sono strettamente connessi e collegati all’attività che è prevista dal progetto presentato. E lo stesso dicasi per gli investimenti effettuati per la sostituzione di beni preesistenti. E questo perché, come sopra indicato, sono finanziabili con il mutuo agevolato dell’ISMEA solo i macchinari, le attrezzature e gli impianti che sono rigorosamente nuovi di fabbrica.
Mutuo agevolato ISMEA a tasso zero ma con la possibile applicazione di un tasso di interesse di mora
Inoltre, sebbene il mutuo concesso sia a tasso zero, con un piano di ammortamento a rate costanti e posticipate, in caso di ritardo nel saldo delle rate sarà applicato un tasso di interesse di mora annuale che, comunque non inferiore allo 0,50%, risulta essere pari al tasso di riferimento europeo vigente alla data di scadenza della rata che non è stata pagata.