Libera professione: vantaggi e svantaggi

Lavorare in regime di libera professione è ciò che capita a moltissimi italiani. Alcuni tuttavia hanno ancora la facoltà di scegliere se lavorare in questo modo o se restare fedeli al loro posto di dipendenti. Non si tratta di una scelta facile da valutare. Inoltre, ci sono molte dicerie e voci su ciò che significa lavorare in libera professione. A sentire alcuni, questo regime di lavoro comporta la piena autonomia e pare avere solo vantaggi. Si dice perfino che chi lavora in libera professione possa smettere di lavorare e andare in vacanza quando vuole. Insomma, sempre che questo regime offra davvero molte comodità. Comunque, davanti ad una presentazione del genere, viene da chiedersi se non ci siano anche degli svantaggi. In questo articolo andremo a scoprirlo nel dettaglio.

I vantaggi del lavorare in libera professione

Una volta scelto di lavorare in libera professione, un professionista può godersi alcuni vantaggi veritieri. Ecco quali sono questi:

    • l’autonomia. Il libero professionista svolge il suo lavoro con maggiore autonomia rispetto a quella consentita al dipendente. Può scegliere da sé i suoi orari di lavoro e decidere quali ore dedicare ai clienti e quali invece conservare per la famiglia o se stesso. Ovviamente, però, più sono le ore dedicate al lavoro e più vasta la disponibilità oraria, più saranno i clienti. Naturalmente, il guadagno è direttamente proporzionale al numero dei clienti; quindi è meglio che siano tanti.
    • la flessibilità lavorativa. Nel caso in cui sorga un impegno imprevisto, il libero professionista ha la piena facoltà di lasciare il suo lavoro per recarsi dove deve. Inoltre, non deve giustificare la sua assenza o la sua chiusura anticipata ad un datore di lavoro poco comprensivo.
    • possibilità di stabilire le vacanze all’ultimo minuto. Per un libero professionista è possibile anche prenotare le vacanze all’ultimo minuto. Infatti, non deve stabilire i giorni di ferie sulla base di quanto fatto dai colleghi e non deve nemmeno aspettare che qualcuno gli dia ufficialmente le ferie. Ciò che deve fare, comunque, è avvertire i clienti e sospendere i loro appuntamenti. Trattare con rispetto il cliente è molto importante per tenerselo fedele. Leggi anche: avviare la libera professione.

Quali sono gli svantaggi di questo regime

Lavorare in libera professione non comporta affatto solo vantaggi, come dicono alcuni. Infatti, ci sono anche alcuni svantaggi che vanno considerati con attenzione. Ecco quali sono questi:

  • la formazione necessaria. Per fare il libero professionista occorre avere una formazione completa e vasta nel proprio campo. Non è infatti concesso affidarsi al consiglio di un collega o alle direttive di un capo, ma occorre saper fare ogni cosa richiesta dal cliente con le proprie conoscenze.
  • l’iscrizione all’Albo. Sembra una cosa semplice, ma non lo è affatto. Iscriversi all’albo del proprio ordine professionale è obbligatorio per i liberi professionisti. Ma è anche molto costoso.
  • le tasse. Queste si meritano il nome dello “svantaggio più grande”. Pagare le tasse infatti per il libero professionista è davvero dispendioso. In Italia poi, il regime tassativo è davvero pesante da sostenere. Ci sono IVA, IRPEF, IRAP, contributi INPS e tassa dell’INAIL da pagare. Con queste, il guadagno del libero professionista cala sempre circa del 40% rispetto al denaro che paga il cliente.
  • la completa mancanza di garanzie. Il libero professionista non ha alcuna garanzia sul suo lavoro futuro, e ne ha poche anche su quello presente. Un cliente potrebbe facilmente cambiare idea e scegliere un professionista che riesca ad applicargli uno sconto maggiore oppure, per lunghi mesi, nessun cliente potrebbe scegliere di affidarsi ai nostri servizi. Se siamo liberi professionisti non abbiamo aiuti a cui appigliarci, per esempio, non possiamo nemmeno fare la domanda di disoccupazione.