Nell’immaginario comune, il seno rappresenta una parte importante del corpo di ogni donna, un punto di forza della sua femminilità. Data l’importanza che riveste sul piano estetico, ogni anno in tantissime ricorrono alla chirurgia plastica proprio per ottenere un décolleté a prova di bellezza, con una forma tutta nuova e un volume più proporzionato al proprio corpo, al punto che è diventato un vero e proprio business che ha regalato fama e onori a numerosi chirurghi oggi molto noti.
Ma quale operazione si esegue per cambiare l’estetica del seno?
Parliamo della mastoplastica additiva, la procedura chirurgica che permette di ottenere un seno più voluminoso, tonico e soprattutto naturale.
I buoni motivi per ricorrere all’intervento
Oltre che garantire un risultato a lungo termine, l’operazione di mastoplastica additiva garantisce la sicurezza di poter dire per sempre addio ad un seno poco piacente ricorrendo alle più moderne e sicure tecniche chirurgiche. L’intervento è risolutivo nei casi specifici di ipoplasia mammaria, correggendo non solo il problema del volume dei seni ma anche della forma.
L’intervento di mastoplastica additiva risulta inoltre una delle più sicure soluzioni per aumentare il volume del seno. L’utilizzo di acido ialuronico (ora vietato per il seno) e il lipofilling si sono infatti rivelati metodi di ridotta affidabilità. Le protesi utilizzate per l’operazione di mastoplastica sono dunque l’unico elemento in grado di garantire risultati sicuri, armonici e naturali nel tempo.
Raggiungiamo la sala operatoria per l’operazione
Per definire il volume del seno, l’operazione di mastoplastica additiva prevede l’inserimento di protesi con silicone coeso (ovvero non silicone liquido). La grandezza e la forma generale della protesi sono definite in corso di visita sotto consiglio del chirurgo plastico che dopo una serie di attente misurazioni, e sempre ricercando la proporzione l’armonia delle forme, stabilisce quelle più adatte alla paziente.
Ma passiamo all’operazione. L’intervento di mastoplastica additiva si esegue in anestesia generale ma non si escludono tuttavia casi in cui la procedura sia eseguibile in anestesia locale con sedazione. Per la tecnica chirurgica la scelta è variabile e tutto dipende dallo stato iniziale del seno della paziente. La protesi, ad esempio, può essere posizionata in varie sedi: sotto-ghiandolare, sotto-muscolare e dual plane; e per inserirla gli accessi chirurgici possono essere a loro volta differenti: un’incisione peri-areolare, entro il solco mammario e ascellare.
Dopo circa 90 minuti l’operazione di mastoplastica additiva è conclusa. Non resta che il post operatorio e aspettare qualche settimana per la completa guarigione del seno.
No, alle protesi scadenti!
È importante che le protesi in silicone utilizzate dal chirurgo per l’intervento di mastoplastica additiva siano di ottima qualità e rispondano ai test di garanzia e sicurezza. L’inserimento di protesi scadenti potrebbe infatti causare un rigetto da parte dell’organismo e mettere in pericolo la salute del paziente. Risparmiare non è mai un reale guadagno.
Tante sono le case produttrici di questi dispositivi medici ma fondamentale è che siano certificate e sottoposti a tutti i test di sicurezza. Sapevate infatti che esiste un registro nazionale di protesi mammarie?! Lo scopo di tale registro è proprio quello di tutelare le donne che scelgono di donare nuova bellezza al proprio seno.