Aprire un’impresa edile: cosa sapere

Il settore edile, al giorno d’oggi, attira l’interesse di molti curiosi e appassionati. Non è sempre stato così: alcuni anni fa, infatti, il settore attraversò una crisi drastica e senza precedenti.  A causa di quella crisi, moltissime imprese edili dovettero chiudere i battenti e purtroppo molti lavoratori persero il proprio impiego. Oggi, però, le cose sembrano essere cambiate. Si può osare dire che siamo tornati alla normalità e che il settore edile è ripartito con i suoi ritmi e guadagni normali. Per questo motivo, attualmente, ci sono diverse persone che si propongono di aprire un’impresa edile. Ma come si fa e cosa serve per fare ciò? Vediamolo insieme nei prossimi paragrafi.

Cosa serve per aprire un’impresa edile

Per aprire un’impresa edile occorre seguire una certa burocrazia prestabilita. Inizialmente, è necessario aprire una partita iva e registrarsi presso il Registro delle Imprese della città in cui si risiede. Successivamente, occorre aprire delle posizione presso l’INAIL e l’INPS. Eseguite queste operazioni, è possibile andare presso il proprio Comune e dare la comunicazione di inizio attività lavorativa.

Se si desidera esporre una targa presso la propria abitazione o una qualsiasi altra insegna, occorre munirsi di un’ulteriore permesso comunale. Inoltre, bisogna stabilire se e quanto personale assumere. Naturalmente, tutti gli assunti devono disporre di un regolare contratto e di un’assicurazione. Bisogna infatti ricordare molto bene che l’impresa edile maneggia materiale pericoloso e si espone a rischi. Dunque, è molto importante coprire tutti con una buona assicurazione.
Si può aprire un’impresa edile anche con alcuni soci, in questo caso sarà una società edile. Si tratta di un dettaglio che va deciso il prima possibile.

Anche se non è obbligatorio, in quanto si può far svolgere il lavoro ai dipendenti, sarebbe utile conoscere bene il lavoro edile, prima di aprire un’attività. Se lo si conosce e lo si svolge senza difficoltà, infatti, si può assumere un dipendente in meno. Inoltre, è molto importante ricordare che nel nostro paese ci sono anche dei requisiti morali da soddisfare per aprire un’attività. Questo significa che non può aprire chi è stato dichiarato interdetto o fallito.
Infine, sono necessari alcuni altri accorgimenti. Per esempio, occorre essere in grado di provvedere alla parte amministrativa, quindi fatturare, e possedere un ufficio dove ricevere i clienti. Per i materiale, invece, occorre un magazzino o una rimessa e un mezzo di trasporto comodo per portarli da un cantiere all’altro.

Come avere successo nel settore edile

Se aprire un’impresa edile non è così complesso: in fondo, si tratta solo di adempimenti legali e burocratici, avere successo nel mondo del lavoro è un’altra cosa. Ci sono molte imprese edili che si fanno concorrenza e per chi ne apre una nuova la strada non è spianata. Tuttavia, ci sono alcune cose che può fare per attirare maggiori clienti. Ecco quali:

  • pubblicità efficace. La pubblicità è da sempre il motore delle vendite. Pubblicizzare al meglio la propria attività è quindi necessario e molto utile. Sarebbe bene sfruttare i canali frequentati dai propri clienti: via libera al web e ai cartelloni pubblicitari.
  • prezzi concorrenziali. I prezzi sono la nota dolente di tutte le attività. Devono essere concorrenziali ma onesti. Non è infatti possibile abbassarli a discapito della qualità delle materie prime usate nel lavoro. Davanti ad un cliente che insiste per pagare meno, si può mostrare con i conti quanto costano le materie prime e spiegare apertamente perché non si possono cambiare.
  • qualità del lavoro. Nulla aiuta un’impresa a decollare più della qualità del servizio che offre. Un’impresa edile che lavora ottimamente e spiega al cliente alcuni come ottenere dei bonus, per esempio il 110% per le finestre, avrà molto clienti.