Come aprire un salone da parrucchiere

Aprire un salone da parrucchiere offre grandi potenzialità di guadagno. Ma necessita di una attenta pianificazione e di tanto studio e talento per distinguersi sul mercato. La maggior parte dei sono rivolti ad un pubblico esclusivamente femminile. Oggi, tuttavia, se ne aprono sempre di più destinati ad un pubblico maschile o misto. Quando si parla di acconciatura, le donne non badano a spese soprattutto per rivolgersi ai saloni di bellezza più accreditati e rinomati. Sono fondamentali una formazione di livello ed una perfetta conoscenza delle tecniche di hair style.

Aprire un salone da parrucchiere. Cosa fare

La prima cosa da fare prima di aprire un salone da parrucchiere, è quella di predisporre un business plan. Dovrà tener conto delle diverse voci di costo e delle potenzialità di guadagno. I costi da sostenere riguardano l’affitto del locale, i costi per le attrezzature, l’arredamento, la pubblicità cartacea e sui social, i costi del personale e gli oneri fiscali e contributivi. Bisognerà poi fare una stima del numero di clienti e delle entrate attese per i primi due o tre anni di attività.

La location

Definito un business plan diverrà prioritario scegliere la location più adatta tra quelle disponibili.La scelta della giusta posizione è particolarmente importante per attività come saloni per parrucchiere in cui occorre avere sempre un elevato flusso di clienti. Per riuscire ad ottenere il maggiore successo è necessario scegliere un locale che si trovi in una zona abbastanza frequentata e che abbia una buona visibilità. Ci sono diversi fattori da considerare nella scelta del locale. La presenza di parcheggi, la distribuzione della concorrenza, le prospettive di sviluppo del quartiere.  Per quanto riguarda l’arredamento , si potrà optare per un look adatto al target di clientela cui si vorrà puntare. Una delle spese da sostenere all’inizio è quella relativa al conseguimento del titolo professionale. Per diventare parrucchiere occorre, infatti, frequentare un corso o una scuola di formazione per acconciatori. Seguito da un periodo di tirocinio o di apprendistato. Un’opportunità per risparmiare i costi del corso nasce dalle diverse misure periodicamente messe in atto dalle regioni per incentivare la formazione professionale.

Le spese

Una volta scelta la location bisognerà sostenere le spese, per l’adeguamento dell’impianto idraulico, elettrico e del riscaldamento. L’acquisto o il noleggio del software per la contabilità aziendale. L’acquisto dell’arredamenti per parrucchieri. La creazione di una insegna da esporre fuori al locale. L’approvvigionamento di prodotti per l’igiene, la colorazione e lo styling dei capelli. L’acquisto di spazzole, phon, asciugamani, camici e altri accessori monouso.

A questo si aggiungeranno le spese burocratiche per l’apertura della partita IVA e l’iscrizione alla Camera di Commercio.

Oltre alle spese di avvio attività, un salone da parrucchiere dovrà affrontare fin da subito anche le tasse per la corrente. È, infatti, di fondamentale importanza per chi fa questo lavoro offrire sempre la massima qualità. Ciò significa anche investire costantemente in nuove attrezzature e nei migliori prodotti per la cura dei capelli. Altro importante aspetto da curare è la formazione del personale.

Quella per il personale sarà di gran lunga la spesa più ingente. Pari ad oltre il 30% delle entrate, considerando anche imposte e contributi.

Salone per parrucchiere, l’importanza del marketing

Altro investimento importante è quello del marketing. Per avere successo, infatti, bisogna attirare i clienti pianificando una strategia di promozione adeguata.

Ottenuto un flusso costante di clienti, per non perderli, sarà necessario continuare a coltivarli, offrendo sconti e altri incentivi. Un altro aspetto cruciale da tener presente è come reperire il denaro necessario per sostenere le spese iniziali.  Le modalità di finanziamento possibili sono di fatto quelle consuete. Utilizzare risorse proprie, o dei familiari. Chiedere un finanziamento o trovare soci finanziatori. Sfruttare incentivi e finanziamenti a fondo perduto regionali o europei destinati al settore specifico