L’attività agricola si può svolgere sotto forma ditta individuale o società, secondo le norme dell’ordinamento italiano. Gli agricoltori, per poter aprire una nuova attività, devono scegliere la forma più adatta ai loro bisogni.
Per poter eliminare ogni dubbio a riguardo è importante avere una guida che spieghi come entrare, a tutti gli effetti, in questo mondo.
I requisiti necessari per una società di capitali agricola
La società agricola può essere costituita come società di capitali, cioè, SPA, SRL e SRLS. Per essere qualificate come appartenenti a tale categoria devono avere come oggetto esclusivo l’esercizio di attività agricola e di altre connesse, quindi, coltivazione del fondo, allevamento di animali e silvicoltura, proprio come viene stabilito dall’articolo 2135 del codice civile.
Appartengono a tale categoria anche tutto ciò che riguarda la conservazione e successiva commercializzazione di prodotti derivanti dal completamente di un ciclo biologico ben preciso. Sono società agricole anche gli agriturismi e strutture ricettive strettamente collegate all’attività principale.
Per poter svolgere l’attività in regola si richiede nella denominazione sociale sempre il termine società agricola, inoltre, i soci e gli amministratori adempiono a specifici obblighi, quindi, almeno uno di questi deve essere coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale. Ciò permette l’accesso a specifiche agevolazioni dirette proprio alla categoria. L’imprenditore agricolo può essere solo un unico socio, ciò è necessario onde evitare cariche fittizie.
Grande attenzione va data al regime fiscale. Anche il settore agricolo è soggetto all’apertura di una partita IVA, quindi, si può accedere al regime fiscale più conveniente, ad esempio, il naturale, il regime speciale di esonero o l’ordinario. Quest’ultimo viene applicato quando gli investimenti in beni strumentali è cospicuo e il volume d’affari richiede maggiore controllo, è vincolante per almeno tre anni.
Azienda agricola acquisita o con conduzione in affitto del fondo
Dopo aver costituito la società e aver scelto il regime per la partita Iva è bene capire se si vuole acquisire un’azienda già avviata oppure crearne una nuova. In entrambi i casi bisogna seguire un iter specifico.
Qualora si voglia optare per l’avvio ex novo di un’attività con conduzione o affitto, bisogna stilare un contratto per l’utilizzo del fondo rustico. Questo deve essere registrato entro 20 giorni dalla data di stipula, è soggetto al pagamento dell’imposta di registro ma, attenzione, si prevedono delle agevolazioni ma solo se l’affittuario non ha ancora compiuto 40 anni.
Per iniziare è importante compilare la domanda di “inizio attività”. Qui va indicata l’ubicazione del terreno, le strutture presso il quale si svolge il lavoro, la composizione della società, i numeri di riferimento di iscrizione INPS per ogni socio e dipendente. Inoltre è necessario anche un altro modulo in cui si indica che la conduzione è a cura di un imprenditore agricolo o coltivatore diretto.
Se l’azienda ha macchinari agricoli che richiedono carburante, allora bisogna iscriversi presso l’ufficio UMA territorialmente competente. Grazie a tale step è possibile ottenere gasolio o altro carburante utile per alimentare i veicoli destinati al lavoro in campo.
Società agricola in forma di SRL ordinaria o semplificata
Per poter aprire una società agricola come srl o srls bisogna adempiere a tali obblighi. Obblighi che sono richiesti dallo Stato Italiano.
- Costituire la società dinanzi a un notaio, aprire una partita IVA, PEC e iscrivere la società nel Registro delle Imprese territorialmente competente in base alla sede legale.
- Acquisire un’azienda già avviata o crearne una ex novo, affittare un terreno o averne il comodato. Presentare la domanda presso il Registro delle Imprese territorialmente competente, iscrivere l’amministratore nella “gestione agricoli autonomi”, richiedere l’esonero per gli IAP o CD, iscriversi presso l’UMA.