Ecoschino Srl si propone come punto di riferimento per l’economia circolare in Italia. Eroga numerosi servizi riguardante la gestione dei rifiuti e il riutilizzo dei materiali, determinando un concreto vantaggio economico (e non solo) per i suoi clienti.
Vale dunque la pena esplorare l’offerta di Ecoschino, descrivere i servizi e illustrare l’impatto che esercitano sui costi della attività. Lo faremo attraverso questa breve ma esaustiva guida.
Cosa fa Ecoschino Srl
Ecoschino Srl è una società con sede a Bitonto specializzata nel trattamento di rifiuti ferrosi e nei servizi ad essi correlati. Nello specifico l’azienda si occupa di:
- Acquisto rifiuti ferrosi. Servizio utile e che trasforma un costo (quello per lo smaltimento) in guadagno.
- Riciclo. Trasforma i rifiuti ferrosi in materia prima, impattando in maniera radicale (e positiva) su questioni fondamentali come l’approvvigionamento e l’impatto ambientale.
- Recupero RAEE. Ecoschino Srl si occupa anche di rifiuti speciali, come quelli derivati da strumentazioni e dispositivi elettronici.
- Trasporto metalli. La società dispone dei mezzi e delle autorizzazioni necessarie per il trasporto di materiali ferrosi su tutto il territorio nazionale. Un servizio utile sia in una prospettiva logistica che di smaltimento.
Alla base di queste attività vi è una visione chiara, un approccio nobile e allo stesso tempo utile. In ultima analisi, Ecoschino Srl intende promuovere la percezione del rifiuto industriale come risorsa. Il contesto è quello dell’economia circolare, che però si sposa non solo con le esigenze di protezione ambientale, ma anche con i legittimi interessi economici delle aziende. Grazie a Ecoschino, fare del bene all’ambiente significa sopra fare del bene a se stessi e al proprio business.
L’importanza del riciclo per un’azienda
Il riciclo è un’attività che, anche a livello di immaginario collettivo, assume un carattere encomiabile. Tuttavia, i vantaggi del riciclo non si riducono al suo approccio etico. Stiamo parlando di un’attività che fa bene alle altre aziende soprattutto dal punto di vista organizzativo ed economico.
Un bene che viene perseguito mediante la vendita dei rifiuti, che già di per sé consente da un lato di guadagnare e dall’altro di snellire i processi, alleggerendo soprattutto quelli relativi allo smaltimento.
Gli interessi aziendale possono però essere perseguiti attraverso il recupero dei rifiuti. Questi possono essere consegnati a una società di riciclo e poi, una volta trasformati in materia prima, reintegrati nei processi di produzione.
Si tratta di una dinamica interessante, se non addirittura decisiva. D’altronde, consente di abbattere i costi di approvvigionamento della materia prima, che negli ultimi tempi, si sono concretizzati in una voce di spesa “drammatica”.
Non bisogna dimenticare, infine, i risvolti etici del riciclo. Stimolare il riciclo, integrarne le sue attività nei propri processi aziendali, significa aggiungere un tassello – grande o piccolo che sia – alla salvaguardia del pianeta, significa porre in fermo al selvaggio sfruttamento delle risorse.
Significa, infine, operare una vera scelta di campo, peraltro spendibile in termini di comunicazione e di marketing (il ché di certo non guasta).
Vendita di materiali ferrosi: una soluzione per risparmiare e guadagnare
Una volta chiarito l’impatto che il riciclo esercita sull’attività aziendale, è bene approfondire la questione della vendita.
Una questione importante in quanto rivela la possibilità di trasformare un problema in un’opportunità.
Vendere rifiuti ferrosi, ovvero il materiale di scarto di carattere metallico risultante dalle attività di produzione, significa svincolarsi dagli obblighi di smaltimento. Obblighi che richiedono una costante allocazione di risorse umane e finanziarie.
La vendita può fornire un guadagno extra che, al netto di prezzi unitari formalmente bassi, cresce insieme alle economie di scala. La buona notizia è che anche un’azienda di medie dimensioni produce una tale quantità di materiali ferrosi da giustificare interessanti proventi di vendita.
È sufficiente operare un calcolo sommario per rendersene conto. Il ferro “usato” viaggia sui 0,20 euro al kg. Dunque, è sufficiente produrne qualche tonnellata (evenienza tutt’altro che rara) per ottenere un guadagno di migliaia di euro.
Certo, dall’altro lato ci deve essere una società ricettiva, che metta a disposizione tutto il necessario per agevolare la transizione.
Ecoschino Srl tiene molto a questo aspetto. In buona sostanza, progetta un’esperienza “lato azienda” molto soddisfacente e confortevole. Tra le altre cose, pesa immediatamente il materiale giunto in sede e procede a stretto giro con il pagamento. Ecco che i rifiuti si trasformano all’istante in una risorsa, in questo caso economica.