Il business del reselling sneakers: cos’è e perché è un boom

La pandemia ha certamente cambiato i parametri del business. Siamo passati dalle sigarette elettroniche e dalle cialde di caffè al business delle mascherine e degli igienizzanti. Ma qualcosa ha attraversato la crisi dell’emergenza sanitaria indenne e non si tratta di un prodotto nato dall’esigenza attuale come le mascherine o l’amuchina. Stiamo parlando del business del reselling sneakers ovvero della rivendita di scarpe da ginnastica firmate. Scopriamo esattamente di cosa tratta la questione.

Il reselling sneakers

Il reselling sneakers è un business che coinvolge le cosiddette sneakers ovvero le comode scarpe da ginnastica che possono essere indossate tutti i giorni in momenti informali. Consiste nell’acquisto online di modelli di sneakers in tiratura limitata di marche famose come possono essere Nike o Adidas, che poi vengono rivendute sempre via internet a prezzo maggiorato. Il reselling sneakers vede l’acquisto e la rivendita delle scarpe allo stesso modo della compravendita relativa alle azioni in Borsa. Il fenomeno ha generato un vero e proprio business. Chi, per qualsiasi motivo, possiede delle sneakers molto ricercate, cerca di rivenderle a prezzo molto più alto a chi le cerca disperatamente. Un caso emblematico di reselling di sneakers è stato quello dello scorso inverno delle scarpe della Lidl. Lo scorso novembre 2020 la catena di supermercati mise sul mercato delle sneakers streetwear a poco prezzo, circa 13 euro, il cui acquisto generò code di consumatori interessati fuori dai punti vendita Lidl. La collezione limitata generò una domanda altissima e una corsa all’acquisto che a sua volta innescò il reselling online di chi rivendeva le stesse scarpe a cifre esorbitanti fino a 400 euro.

Perché è un boom

Perché il business del reselling sneakers è un boom? Perché gli oggetti soggetti a questo tipo di compravendita sono dei veri e propri status symbol soprattutto tra le generazioni più giovani. La marca di lusso poi sappiamo che passa quasi sempre indenne alla crisi per cui il business non è stato intaccato dalla pandemia ma anzi, è stato rilanciato grazie all’esigenza dell’acquisto online imposta dall’emergenza sanitaria. Oggi le sneakers di marca hanno una valenza diversa da quella della semplice scarpa comoda da indossare per non affaticare il piede. Sono uno status, un modo di vivere, inglobano e incasellano in uno stile di vita ben preciso. E per averle si è disposti a spendere qualsiasi cifra.

Come è nato il reselling sneakers

Il reselling sneakers è nato negli Stati Uniti e si è poi diffuso in Europa, in particolare in Francia, Gran Bretagna e Italia. Il business può essere alla portata di tutti i consumatori, ognuno di questi diventa un potenziale rivenditore grazie al facile aiuto dei social media o di piattaforme specifiche. Come molti altri anche il mercato delle sneakers si è digitalizzato dato l’esaurimento delle scorte nei punti vendita fisici. E chi non trova le scarpe in negozio le cerca on line, soprattutto poi ai tempi del Covid dove nel tuo negozio preferito ora magari non puoi andarci se non è nella tuta città di residenza o, peggio, è chiuso. Grazie a piattaforme online come StockX o ai social media, comprare e rivendere scarpe è diventato facile, remunerativo per chi vende, pienamente soddisfacente per chi compra. Il fenomeno tiene conto anche di meccanismi psicologici e sociologici. Alcune sneakers sono legate alla cultura suburbana cittadina e per molti ragazzi poterle avere significa possedere un bene di lusso tratto distintivo di un dato gruppo sociale, un vero e proprio segno di riconoscimento.