Investire con l’inflazione usando i dati

L’inflazione è un settore piuttosto complesso: scopriamo di cosa si tratta precisamente, quali sono le informazioni da ricercare e come è possibile investire in questo ambito considerando che si va incontro ad un costante aumento generale dei costi associato ad un incremento del volume di denaro rispetto ai servizi offerti.

L’inflazione è un settore controverso e difficile da gestire: analizzare nel dettaglio i vari aspetti permette di avere le idee chiare su come muoversi in questo campo.

Inflazione: le tre tipologie

La definizione dell’inflazione sul Dizionario Merriam-Webster corrisponde a: “un continuo aumento del livello generale dei prezzi solitamente attribuito a un aumento del volume di denaro e credito rispetto ai beni e servizi disponibili”.

Precisamente, se la quantità di unità monetarie nel sistema supera la disponibilità dei servizi e dei beni nel settore economico si va incontro ad un calo di offerta e un incremento dei costi.

Tale definizione è dunque ben chiara ma viene spontaneo farsi alcune domande. Quali sono i beni e i servizi di cui vengono analizzati i prezzi nel momento in cui viene quantificato il livello globale di inflazione dei costi? Può accadere che la quantità di denaro aumenti ma i costi sono comunque inferiori. A tal proposito è possibile distinguere tre tipologie di inflazione.

Inflazione monetaria

L’inflazione monetaria indica un incremento della vasta offerta di denaro tra cui l’M2. Non si tratta di una salita dei prezzi ma della quantità di denaro in crescita inerente al settore finanziario. L’M2 indica precisamente la vasta gamma di depositi bancari per le imprese e le persone che ne usufruiscono come conti correnti e conti di risparmio. Per incrementare le offerte di monete larga è necessario che le banche avviino più prestiti privati al fine di ottenere ulteriori depositi.

Inflazione dei prezzi al consumo

L’inflazione dei prezzi al consumo si ottiene nel momento in cui il costo nominale di una serie di beni e servizi è in netta crescita. Ad esempio se sono stati spesi 4 euro per acquistare un Big Mac negli scorsi anni e quest’anno lo stesso prodotto costa 5 euro, allora è stato registrato un aumento del prezzo del 25%.

Quando il costo dei beni è in aumento, si tratta di inflazione dei prezzi al consumo: la moneta perde valore in confronto all’aumento del prezzo di determinati servizi.

Inflazione dei prezzi delle attività

L’inflazione dei prezzi delle attività indica le valutazioni e i costi delle attività finanziarie come ad esempio immobili, opere d’arte, oggetti da collezione di cui i prezzi aumentano col passare del tempo. Si tratta di elementi che possono essere mantenuti a lungo e che generalmente vanno incontro ad un aumento dei prezzi col passare degli anni.

Offerta di moneta e inflazione dei prezzi al consumo

Dato che la tecnologia propone ogni anno prodotti sempre più all’avanguardia, questo aspetto porta automaticamente ad un calo dei prezzi. In questo caso però non bisogna escludere che le procedure di creazione del denaro e ulteriori opzioni politiche potrebbero dare vita ad azioni inflazionistiche in grado di compensare la diminuzione dei costi in ambito tecnologico.

Indice dei prezzi al consumo: quanto è preciso?

Col passare degli anni sono numerosi i servizi ed i beni che hanno variato i loro costi: in altri casi vengono del tutto sostituiti oppure vengono misurati nel calcolo totale attraverso modalità differenti.

A tal proposito il CPI analizza costantemente i prezzi mutevoli di beni e servizi ma sono tantissime le persone convinte che il reale tasso di inflazione venga sottovalutato. In conclusione è possibile affermare che generalmente l’inflazione dell’IPC è più graduale rispetto allo sviluppo della massa monetaria considerando che numerose categorie si sono imbattute in una netta deflazione dei costi mentre altre tipologie di beni sono andate incontro ad un rapido aumento dei prezzi dell’IPC generico.