Agevolazioni Covid: rimborso IMU e sfratti

Gli sfratti per morosità sono stati bloccati a causa della crisi economica e sanitaria dovuta alla pandemia ma per i proprietari degli immobili il Governo ha applicato il rimborso IMU. Ecco come funziona.

Sfratti e misure di sostegno economico

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In Italia la morosità è la causa principale in assoluto per quanto concerne gli sfratti. Si stima che nell’ultimo decennio il 90% delle procedure sia stato attivato proprio per il mancato pagamento del canone di locazione. La pratica di sfratto per morosità è attivabile nel momento in cui l’inquilino non paga l’affitto, perciò il locatore, oltre a richiedere il rilascio dell’immobile, deve ricevere i canoni arretrati. 20 giorni dopo il mancato pagamento si può dare il via all’iter. Va tuttavia evidenziato che spesso non si tratta di una situazione volontaria ma dall’evidente precarietà economica del conduttore, che si trova costretto a non corrispondere la cifra stabilita, utilizzando i soldi per il sostentamento e per i beni di primissima necessità come l’alimentazione e il vestiario. La pandemia da coronavirus ha reso ancora più difficile la tenuta sociale e le famiglie si sono spesso ritrovate senza un reddito di base per far fronte alle incombenze quotidiane. Per evitare che scoppiasse una vera e propria bomba sociale, il Governo ha optato per l’approvazione del cosiddetto blocco degli sfratti, una misura straordinaria che ha ricevuto alcune critiche da parte dei proprietari degli immobili perché si tratta comunque di una forte compressione del cosiddetto diritto di proprietà.

Chi può accedere al rimborso IMU?

A chi spetta il rimborso IMU previsto dal decreto legge n° 73 del 2021? L’imposta può essere recuperata nel caso in cui si sia provveduto a corrispondere la prima rata ma anche se si è già versata la cifra relativa all’intero importo. Questa misura è stata adottata per le annualità 2020 e 2021, proprio in risposta alle difficoltà inerenti al Covid-19, imponendo che anche gli inquilini morosi non potessero essere sfrattati. L’accesso all’agevolazione è consentito ai proprietari di un immobile che è stato concesso con regolare contratto di locazione per il solo uso abitativo e che possono dimostrare la convalida del provvedimento di sfratto per morosità.

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Come ottenere il rimborso IMU

Chi può ottenere il rimborso dell’IMU? Il decreto riguarda coloro che hanno pagato l’imposta prima del 16 giugno dell’anno 2021, per l’importo di una sola rata oppure con un’unica soluzione. Ottenere la restituzione della tassa è semplice ed è sufficiente inviare al Comune di riferimento l’apposita istanza. L’ente a cui comunicare la richiesta di rimborso è lo stesso a cui si è corrisposto l’IMU. Ovviamente occorre allegare anche la documentazione dell’immobile, quella del contratto di affitto e tutte le generalità. Ecco le informazioni richieste dal Comune di competenza affinché vi sia il riconoscimento dell’agevolazione spettante al proprietario dell’immobilie:

  • documentazione attestante la proprietà dell’immobile;
  • documentazione attestante la concessione per uso abitativo dell’immobile in locazione, cioè il contratto di affitto;
  • estremi della procedura di convalida per lo sfratto causato da morosità dell’inquilino;
  • importo complessivo di riferimento per l’erogazione del rimborso;
  • coordinate bancarie dell’intestatario del contratto, destinatario della misura di agevolazione.

Bisogna tener presente una data molto importante ai fini dell’ottenimento del rimborso: il 30 giugno 2022. Tale scadenza si riferisce al termine ultimo per la presentazione della dichiarazione IMU all’interno della quale indicare l’esatto importo oggetto di rimborso e tutti i requisiti che ne garantiscono il diritto. Le informazioni dettagliate sul rimborso IMU possono essere richieste a esperti del settore, per avere la garanzia di percepire l’agevolazione. La richiesta non è complessa da compilare ed è sempre possibile avere delucidazione dallo stesso ente comunale.