Creare una startup fintech richiede expertise specifiche, capitali adeguati e una pianificazione accurata, oltre a una buona dose di coraggio data l’elevata volatilità e competitività del settore. Ecco perché si richiede più che mai una consulenza specializzata a LB – Launch the Business, che fornisce alle aziende che operano nei settori finanziari degli strumenti specifici per essere in regola e soddisfare tutti i requisiti. Perché aprire una startup fintech significa inevitabilmente scontrarsi con la burocrazia. Vediamo come.
Startup Fintech, l’importanza di una consulenza per le normative
LB – Launch the Business si occupa nello specifico dell’ambito regolamentare per startup e aziende operanti nel settore finanziario: molte startup, soprattutto alle prime armi, si ritrovano ad affrontare delle difficoltà dal punto di vista della conformità normativa. Nella fase che precede il lancio, ci si scontra, come dicevamo prima, con un sistema complesso e destrutturato al contempo. In casi come questi, per vedere il proprio sogno realizzato, c’è la necessità di affidarsi a chi ha esperienza, per ottenere un esito efficace.
Dobbiamo osservare il tutto da un altro punto di vista, ovvero: le normative toccano temi come la conformità (compliance), fino all’antiriciclaggio: è qui che una consulenza specializzata può fare la differenza. Anche perché, se si avvia una Startup Fintech senza i dovuti controlli e senza rispettare le normative, arriva il richiamo da parte dell’Autorità.
Le realtà emergenti necessitano di una figura professionale come Lorenzo Bizzi, professionista esperto in materia di compliance e antiriciclaggio. Più di 15 sono gli anni di esperienza in ambito regolamentare presso istituti bancari e finanziari internazionali; nell’ultimo periodo, tuttavia, è diventato un vero e proprio punto di riferimento nel settore delle Fintech Europee e in particolare per la fase delicata, come abbiamo visto, dell’avviamento dell’operatività, oltre che per il rafforzamento strutturale.
La sua è una formazione eterogenea, ed è da sempre impegnato in attività accademiche ed educative: con la sua società di consulenza, propone servizi altamente professionali, un “faro” per tutti gli imprenditori che desiderano avviare la proprio Startup Fintech, ma al contempo essere in regola con le normative. La sua iniziativa è rivolta non solo ai servizi di advisor regolamentare, ma al contempo di temporary management per le attività AML.
Creare una Startup Fintech: la regolamentazione nazionale e comunitaria
Le Startup Fintech, contrazione di “Financial Technology”, rappresentano un segmento emergente e dinamico nel panorama imprenditoriale. Queste realtà innovative applicano soluzioni digitali ai servizi finanziari tradizionali, sfidando i modelli consolidati e offrendo alternative più agili e personalizzate ai consumatori.
L’Italia non è rimasta immune a questo fenomeno dirompente, sebbene sia molto indietro rispetto a Usa e Cina. Secondo l’Osservatorio Fintech e Insurtech del Politecnico di Milano, nel 2018, ben 11 milioni di italiani hanno utilizzato almeno un servizio Fintech.
Naturalmente, sappiamo che il settore finanziario è sempre stato fortemente regolamentato per prevenire comportamenti scorretti. Anche quello Fintech non è immune: a livello europeo, la Commissione ha delineato il “Piano d’azione per le tecnologie finanziarie: per un settore finanziario europeo più competitivo e innovativo” nel marzo 2018, con l’obiettivo di favorire la diffusione delle startup fintech. Siamo poi giunti al Decreto Fintech nel 2023: ci riferiamo al Decreto-legge n. 25 del 17 marzo 2023, che ha introdotto “misure urgenti relative all’emissione e alla circolazione di strumenti finanziari digitali”.
Con questo decreto, l’Italia ha colmato il gap esistente, soprattutto con gli altri ordinamenti europei: la trasformazione digitale è ormai un pilastro dei mercati finanziari. Quindi, si è intervenuti in tempi brevi proprio perché gli operatori del mercato in Italia si trovavano in una situazione di netto svantaggio competitivo rispetto agli operatori degli altri Paesi Europei. Il motivo? Mancava una disciplina legata alla tokenizzazione degli strumenti finanziari.
Con l’avvento del digitale, è ormai ovvio che la rivoluzione dei servizi finanziari sia appena all’inizio: del resto, tra le attività che rientrano nel Fintech troviamo l’uso di conti di pagamento, o ancora il crowdfunding, la tecnologia blockchain, le criptovalute, crypto assets, gli smart contract, o ancora i sistemi di intelligenza artificiale. Data la complessità delle normative, il nostro suggerimento è di richiedere una consulenza specializzata a LB – Launch the Business per evitare di incorrere in richiami o ritardare l’avvio della propria Startup Fintech.