Il 2020 e il 2021 saranno certamente ricordati come gli anni della pandemia ma anche come gli anni che hanno visto l’avanzare finalmente in Italia dello smart working. Questo era saltuariamente utilizzato dalle aziende italiane in tempi pre Covid mentre era molto diffuso invece all’estero. Con la pandemia tutto è cambiato e le aziende per cui la presenza in ufficio del lavoratore non è fondamentale, ad esempio per gli enti pubblici o le aziende di informatica, che hanno un apposito sistema che permette lo smart working da casa, hanno incentivato finalmente questo modo di lavorare intelligente. Sì perché questo è il significato di smart working, il cosiddetto lavorare intelligente. La pandemia ha imposto la limitazione degli spostamenti e la possibilità, per chi svolge una professione che lo permette, del lavorare da casa. Lo smart working ha cambiato il concetto di lavoro del nuovo millennio. Scopriamone i vantaggi sia per i lavoratori che per le aziende.
Per chi lavora
Prima della pandemia le statistiche evidenziavano quanto almeno il 57% di persone con un’occupazione avrebbe espresso il desiderio di lavorare da casa. Lo smart working era quindi già molto desiderato dai lavoratori. Il 52% degli stessi intervistati si dichiarava inoltre disponibile a uno smart working prolungato per l’opportunità di giovare di una maggiore flessibilità. Per chi lavorava dunque prima del Covid e aveva una professione che eventualmente lo avrebbe permesso, lo smart working era un sogno, oggi divenuto realtà. I vantaggi dello smart working per chi lavora sono molti: innanzitutto si azzerano le spese di viaggio per il tragitto casa-lavoro e si riducono gli orari: non è più necessario alzarsi la mattina diverse ore prima di recarsi al lavoro per prepararsi ad uscire di casa. Pensiamo poi a chi ha una famiglia con bambini, che sono stati anche a casa da scuola nella scorsa primavera poiché, per l’emergenza sanitaria, è stata attivata la didattica online. Lo smart working permette di lavorare e al contempo di controllare i propri figli e seguirli a casa. In tutto questo vi è poi la riduzione dello stress tipico del lavoratore che deve recarsi in ufficio e magari sottostare a un superiore particolarmente arrogante, a colleghi antipatici, a ritmi di lavoro estenuanti a causa delle scadenze. Lo smart working permette di gestire il proprio tempo nella maniera migliore, che migliora la resa produttiva del dipendente ed elimina anche quelle compagnie non proprio particolarmente gradite poiché si resta nel calore familiare della propria abitazione.
Per le aziende
I vantaggi dello smart working sono tanti anche per l’azienda che lo attiva. Abbiamo già accennato, nel precedente paragrafo alla maggiore produttività dei dipendenti, rilevata per un valore del 92% insieme ai maggiori livelli di concentrazione e di focalizzazione degli obiettivi. L’archiviazione in cloud permette la totale sicurezza e la collaborazione a distanza grazie a funzionalità di intelligenza artificiale che rispettano gli standard richiesti dal GDPR e permettono così il telelavoro senza problemi. Le aziende grazie allo smart working riducono i costi connessi agli spazi fisici, beneficiano della maggiore flessibilità dei dipendenti, che possono organizzarsi anche oltre l’orario di lavoro canonico, portando a termine le attività richieste da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Il tutto va a beneficio della produttività e del raggiungimento in tempi maggiormente brevi degli obiettivi aziendali. Lo smart working apporta dunque molti vantaggi sia ai dipendenti che alle aziende, il cui operato è in maggiore sinergia reciproca. Il dipendente è soddisfatto, l’azienda anche, e tutto grazie allo smart working.