Le novità del Decreto Ristori: congedo e smart working potenziati

In base alle novità introdotte dal Decreto Ristori, il lavoratore potrà accedere al lavoro da remoto non solo in caso di positività del proprio figlio, ma anche nel caso in cui debba affrontare didattica a distanza e non si ha possibilità di affidarlo a qualcuno.

Le nuove misure del Decreto Ristori sono perfettamente allineate con ciò che è stabilito nel Dpcm del 24 ottobre, secondo cui le imprese devono aumentare lo smart working nei casi in cui sia compatibile con le prestazioni lavorative del dipendente.

Novità del congedo parentale o straordinario

Il nuovo Decreto Ristori che il governo sta mettendo a punto, allarga i concedi previsti dal decreto di agosto.

L’articolo 22, comma 1 del Decreto Ristori, stabilisce che, ha diritto al lavoro a distanza anche il genitore lavoratore dipendente del settore pubblico e privato, che ha figli fino ai 16 anni di età, nei casi di quarantena o di didattica a distanza.

La misura del congedo parentale o straordinario, si mette in atto solo nei casi in cui il lavoro dei genitori non consenta la modalità di lavoro da remoto.

Va specificato che, la quarantena del minore fino ai sedici anni, deve essere disposta dall’ASL competente, in seguito a contatto o contagio nell’ambiente scolastico oppure nello svolgimento di un’attività sportiva o ricreativa.

Il testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità all’ art.23 prevede un indennizzo pari al 50% della retribuzione nei casi di minorenni fino ai 14 anni di età, invece nessuna retribuzione per coloro che hanno figli di un’età compresa tra i 14 e i 16 anni non ancora compiuti.

Le stesse condizioni sussistono nel caso in cui i figli devono obbligatoriamente svolgere le lezioni a distanza: tale congedo parentale per quarantena dei figli, può essere richiesto fino al 31 dicembre salvo nuovi cambiamenti.

Per i genitori dipendenti che hanno figli disabili, invece, non è stata introdotta nessuna novità.

Per loro vige il diritto al lavoro agile in modalità semplificata, con la condizione che vi sia un altro genitore che possa accudire il figlio disabile.

I requisiti per il congedo Covid

I requisiti che deve avere il genitore che intende far richiesta di congedo parentale COVID-19, recentemente resi noti dall’Inps sono:

  • convivenza: per cui il genitore richiedente deve avere la stessa residenza del figlio per cui chiede il congedo dal lavoro;
  • deve essere un lavoratore dipendente: il genitore che fa richiesta di concedo se durante la fase di fruizione del congedo Covid perde il lavoro o viene sospeso, perde tale diritto e deve avvisare l’INPS di tale cambiamento;
  • non deve svolgere smart working durante i giorni del concedo parentale

Per fare richiesta del congedo Covid, basta collegarsi sul sito INPS o un patronato, ed allegare nella domanda telematica i vari elementi che identificano il provvedimento di quarantena ASL per il figlio minore.

Come tutelarsi nella lotta al Covid-19

Dal momento che lavorare a casa o comunque sostenere una situazione di congedo parentale potrebbe rivelarsi difficile da attuare per molte persone, nonostante gli aiuti a sostegno che il governo sta mettendo in campo, sempre più persone cercano di tutelare la propria salute e quella dei propri cari, non solo rispettando le norme di distanziamento sociale, ma soprattutto tentando rafforzare le difese immunitarie facendo ricorso alla lattoferrina anti covid, sostanza avente proprietà battericide, fungicide e antimicrobiche, la quale, secondo un recente studio scientifico condotto dagli studiosi dell’università Tor Vergata di Roma, è capace di inibire le fasi precoci del Coronavirus.

Gli studi circa gli effetti di tale sostanza dalle preziose virtù antivirali sui soggetti lievemente infetti, ha avuto risultati positivi ma, secondo gli esperti necessita di migliori e ulteriori approfondimenti.

Questa molecola, che si trova nel latte materno, secondo lo studio romano facilita la risposta immunologica, tuttavia, occorre prima verificare l’effettiva efficacia di tale integratore per combattere il coronavirus.

In attesa di un vero vaccino anti Covid i ricercatori sperimentano nuovi modi per proteggerci dalla pandemia in corso.