Gli integratori alimentari sono prodotti che servono come aiuto e integrazione della dieta quotidiana laddove vi siano carenze di sostanze nutritive. Gli integratori alimentari a volte possono essere specifici per aiutare il dimagrimento, per dare più energia all’organismo, per aiutare il sistema immunitario a fortificarsi e molto altro. Insomma sono molti gli scopi degli integratori alimentari. Questi integratori sono composti da particolari sostanze come elementi naturali o costituenti come vitamine e minerali, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti. Gli integratori alimentari sono venduti in capsule, compresse, polveri, piccoli flaconi.In base alla loro composizione possono aiutare chi ne fa uso per migliorare il proprio stato di salute. Da diversi anni sono diventati un vero e proprio business. Il successo della vendita di integratori alimentari si deve principalmente all’interesse che il prodotto produce nel consumatore e nei risultati che promette, evidentemente efficaci. Con l’avvento dell’e-commerce si sono poi moltiplicati i siti appositi per la vendita on line di integratori alimentari. Sulle pagine di questi siti si possono avere informazioni dettagliate sulla composizione degli integratori, sulle loro modalità di utilizzo, sullo scopo per cui sono proposti. Analizziamo per bene i pro ei contro del business degli integratori alimentari.
Il business degli integratori
Il business degli integratori alimentari sta davvero vivendo un momento d’oro anche in questi tempi di pandemia. Certamente il Covid ha creato danni economici dalla portata enorme a molti settori ma, allo stesso tempo, ha incentivato tutto ciò che è vendita on line. E tra i prodotti più richiesti dai consumatori ci sono gli integratori alimentari, che promettono di restituire la linea o l’energia perduta dagli individui in tempi di grande stress emotivo e preoccupati dall’immobilità del restare necessariamente a casa. Il mercato degli integratori alimentari solo in Italia ha un giro di affari sui 3 miliardi di euro. Nell’Autunno 2020 le vendite sono aumentate.Se nel 2019 i dati erano stabili, il 2020 ha visto un vero boom del settore. L’isolamento forzato e lo stress psico-fisico hanno cambiato anche la tipologia di integratore più acquistato. Se fino al 2019 erano i probiotici ei sali minerali, nel 2020 sono stati venduti di più integratori a base di vitamine, appositi per favorire il miglior riposo notturno e il rafforzamento del sistema immunitario. Al top poi i multivitaminici.
L’Italia è al primo posto nella vendita di integratori alimentari. L’utilizzo di essi è gradito a 32 milioni di italiani ovvero il 65% della popolazione. E pare che i margini di crescita ci siano ancora. Ma è tutto oro quello che luccica?
A cosa fare attenzione
Insomma il 2020 è stato un anno d’oro per la vendita degli integratori alimentari , il cui mercato certo non era comunque in crisi sebbene negli scorsi anni abbia subito la concorrenza del nuovo business delle cialde di caffè. Ma è tutto oro quello che luccica? Il problema è la reale utilità degli integratori e la certezza della validità dei loro ingredienti, che devono sottostare a specifiche normative per non compromettere la salute del consumatore. Chi acquista deve essere sicuro della validità e non pericolosità del prodotto e chi deve essere consapevole delle norme da rispettare. Bisogna ricordare che gli integratori non sono farmaci e non possono avere proprietà terapeutiche. Il successo di mercato che stanno avendo va oltre le evidenze scientifiche. Il discorso vale anche per i prodotti al 100% naturali: non tutto ciò che è naturale è sicuro per la salute perché anche i prodotti naturali possono avere delle controindicazioni al loro utilizzo. E’ il caso ad esempio di integratori alla curcuma ritirati dal mercato nel 2019 perché colpevoli dell’epatite colestatica come effetto collaterale.