In Italia le startup innovative hanno la possibilità di nascere, di crescere e di svilupparsi grazie anche all’accesso a tutta una serie di incentivi, di agevolazioni e di semplificazioni entro un termine massimo di 5 anni dalla loro costituzione. Inoltre, dopo i 5 anni, le imprese di nuova costituzione con lo status di start up innovativa possono mantenere tutti i benefici trasformandosi in una PMI innovativa.
Ecco quali sono gli incentivi 2021 per le start up innovative
Le start up innovative possono avvalersi di una corsia preferenziale sia nell’accesso al credito, sia nell’attrazione di nuovi investitori. E questo, in particolare, grazie agli incentivi all’investimento, all’accesso al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, ed alla misura che è denominata Smart&Start Italia.
Perché conviene investire nelle start up innovative grazie agli sgravi fiscali
Attualmente in Italia gli investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative sono incentivati attraverso corposi sgravi fiscali che, a norma di legge, sono accessibili sia da parte delle persone fisiche, e quindi investitori privati, sia da parte delle persone giuridiche, e quindi società ed imprese.
Nel dettaglio, a patto di mantenere la partecipazione nella start up innovativa per almeno tre anni, le persone fisiche possono detrarre dall’Irpef, al lordo, il 30% del controvalore dell’investimento effettuato con un massimale fino a ben 1 milione di euro.
Per le persone giuridiche che investono nel capitale di rischio delle startup innovative, invece, lo sgravio fiscale è fruibile come deduzione dall’imponibile Ires sempre nella misura del 30% ma con un massimale che, in questo caso, arriva a ben 1,8 milioni di euro.
Come accedono le start up innovative al Fondo di Garanzia PMI
La corsia preferenziale, per le start up innovative, oltre agli investimenti include pure una maggiore facilità di accesso al credito. E questo, come sopra accennato, grazie all’accesso al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese che, per le start up innovative, è non solo gratuito, e quindi senza l’aggravio di costi, ma pure automatico e prioritario.
Nel dettaglio, l’accesso è automatico in quanto, a differenza delle altre piccole e medie imprese che accedono al Fondo di Garanzia, a carico della start up innovativa non scatta alcuna valutazione di merito sui propri dati di bilancio. Mentre l’accesso al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese per le start up innovative è prioritario in quanto le loro istanze vengono valutate sempre più rapidamente rispetto a tutte le altre domande presentate.
Incentivo start up innovative Smart&Start Italia con i finanziamenti a tasso zero
A supporto delle start up innovative c’è pure Invitalia con la possibilità di accedere con la misura Smart&Start Italia a finanziamenti a tasso zero per un controvalore che è compreso tra 100mila euro e 1,5 milioni di euro. Il finanziamento senza interessi, a supporto dello sviluppo imprenditoriale delle start-up innovative, copre una quota che è pari a ben l’80% delle spese ammissibili.
La percentuale, inoltre, aumenta ulteriormente, attestandosi al 90%, quando la start up innovativa è stata interamente costituita da donne o da giovani di età al di sotto dei 35 anni. Con Smart&Start Italia, inoltre, una quota del 30% finanziamento non viene restituita in quanto si trasforma in un contributo a fondo perduto. Ma a patto che la start up innovativa abbia la sede in una delle seguenti regioni italiane:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
La restituzione del finanziamento a tasso zero Smart&Start Italia, al 70% o al 100%, è prevista con un piano di ammortamento avente una durata pari a 10 anni a partire dal dodicesimo mese successivo all’ultima quota di finanziamento che la start up innovativa ha ricevuto.