La situazione economica del nostro paese, attualmente, non è tra le più rosee, anche a causa degli scossoni determinati dalla pandemia. Sebbene una piccola ripresa si inizi a intravvedere, sono ancora tante le cose che bisogna fare al fine di incentivare settori economici che presentano diverse criticità, soprattutto al sud. Questo è il caso, per esempio della regione Sardegna che, tra le regioni italiane, è quella che esporta di meno. Eppure le realtà imprenditoriali non mancano e proprio col Premio Export Italia si vuole cercare di stimolare tali attività e promuoverle.
Premio Export Italia, in cosa consiste
Si è notato che negli ultimi cinque anni le aziende italiane esportatrici -come afferma Vargiu- sono diminuite di 20 unità, in particolare in Sardegna. Appare quindi chiara la necessità di incentivare tali aziende, offrendo opportunità e stimolando. Proprio su queste basi si fonda il Premio Export Italia, organizzato da Uniexportmanager in collaborazione con diversi enti e istituzioni in tutta Italia.
Lo svolgimento si articola in fasi regionali e una fase nazionale che troverà la sua conclusione con l’attribuzione di premi assoluti e premi di categoria. Per quanto concerne le fasi regionali, queste prendono il via proprio con la Sardegna che verrà seguita, nell’immediato, da tutte le altre regioni. Focalizziamoci quindi su questa regione.
Parte da Cagliari il riconoscimento per micro, piccole e medie imprese
Con il Premio Export Italia si vuole dare un concreto riconoscimento a micro, piccole e medie imprese che, con i loro manager interni (export manager, direttori commerciali esteri ecc…) ed esterni (consulenti) cerchino di raggiungere risultati di eccellenza sui mercati internazionali.
Il premio, come abbiamo detto, nasce per volere di Uniexportmanager assieme alla collaborazione con diversi enti, aziende e istituzioni in tutta Italia. La mission è quella di dare valore e risalto alle Mpmi di successo sui mercati internazionali. Il premio, dunque, ha come obiettivo quello di far crescere il sistema imprenditoriale sardo nell’export, a partire proprio dalla condivisione di casi e di modelli virtuosi.
Non si tratta dunque di una competizione fine a se stessa, ma c’è proprio l’intento di stimolare tutte le aziende mediante processi di emulazione di quei casi di successo che ci sono e che, appunto, otterranno il giusto riconoscimento. Si tratta di storie che devono essere raccontate -come sostiene Cugusi, presidente del premio-, che serviranno da spunto e da stimolo per tutte le altre per intraprendere un processo di internazionalizzazione.
Far crescere le figure dei manager
Tra gli obiettivi del premio c’è anche quello di dare risalto e far crescere le figure dei manager, queste nuove figure professionali che accompagnano le imprese nel mondo dei mercati internazionali. Uniexportmanager, pertanto, ha promosso, con altri stakeholder, l’accreditamento di un nuovo profilo professionale, mediante l’ente nazionale UNI: l’import-export manager.
Si tratta di una figura professionale che consentirà alle aziende di scegliere in modo consapevole e informato i soggetti migliori e più qualificati per i loro obiettivi imprenditoriali. In concreto, questa figura, dovrà aprire importanti fronti in particolare per i giovani professionisti. Ed ecco che si palesa l’altra importante mission del progetto: sostenere la cultura dell’export, troppo poco diffusa al momento, in particolare nel Mezzogiorno, in modo da consentire anche alle realtà di questi luoghi di inserirsi nei mercati estri con successo e con fiducia.
La partecipazione al premio
Iniziano le candidature al premio, la cui partecipazione, lo ricordiamo, è gratuita e aperta a tutte le imprese che operano con successo sui mercati esteri. Per potersi candidare occorre connettersi al sito www.premioexportitalia.it.
La giuria tecnica è composta dai rappresentanti delle istituzioni e da esperti. La selezione quindi terrà conto delle migliori storie che verranno raccontate sul sito e dove gli utenti possono esprimere la loro preferenza. Voto della giuria e del pubblico si sommeranno a fine di decretare il vincitore per ciascuna categoria e per i premi speciali.
Partner dell’iniziativa sono la Fondazione di Sardegna, che ha ospitato anche la conferenza stampa di prestazione; il Consorzio di tutela del Pecorino romano e Confidi Sardegna. Tra gli altri partner dell’iniziativa che hanno dato il loro patrocinio troviamo anche Coldiretti Sardegna, Confapi, Confindustria Sardegna, Centro servizi per le imprese, Confesercenti Cagliari, Assoreti Pmi, Confcooperative Sardegna e Cna Sardegna. Tiscali e Chartabianca Studio giornalisti associati sono, invece, i media partner.