Esistono moltissimi marchi al mondo, ma quello del Made in Italy risulta essere ancora un marchio vincente. Con questa dicitura, infatti, si arriva diretti ai vertici delle classifiche dei prodotti più venduti e di quelli più desiderati. Inoltre, le cifre che stanno dietro al Made in Italy sono a dir poco strabilianti. Si calcola, infatti, che il mercato dei prodotti italiani valga 41 miliardi di euro. Questa cifra si riferisce ad un anno di vendite, quindi i prodotti italiani fanno fatturare 41 miliardi di euro ogni anno. La cosa interessante è che non c’è motivo di credere che questo mercato sia destinato a fallire. Infatti, i trend delle sue vendite sono in continua crescita.
Vista la vastità del mercato, ci sono diverse ricerche riguardanti i paesi che più amano commerciare con il nostro. Da queste ricerche è emerso che la metà di tutto l’export italiano è divisa solo tra Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Il resto si deve spartire con il mondo intero. Anche se Cina e Russia rappresentano due mercati molto fiorenti.
Ma quali sono i prodotti italiani più esportati? Andiamo a scoprirlo nei prossimi paragrafi!
I prodotti italiani più esportati nel mondo: ecco quali sono
I prodotti italiani hanno molto successo in tutti gli ambienti esteri. Soprattutto in quelli più lussuosi e ricchi. Un dato molto interessante, comunque, è quello che mostra che gli stati europei confinanti tendono a esportare i nostri prodotti anche se sono simili alle loro produzioni. Per meglio spiegare questo aspetto, poniamo il caso della Francia. Nota per produrre vini e champagne, la Francia preferisce esportare questi prodotti dai nostri territori. Ciò dimostra, senza dubbio, che gli imprenditori che operano nel nostro paese sono in grado di sbaragliare ogni concorrenza. Per questo meritano un grande sostegno!
Comunque, vediamo quali sono i prodotti italiani più esportati in Europa e oltreoceano. Ecco un piccolo elenco, che comprende i primi dieci prodotti:
- Cioccolato, caffè, tè, spezie e piatti pronti
- Vini
- Pasta, pane e farinacei
- Prodotti non lavorati da colture permanenti (tra cui uva, agrumi)
- Frutta e ortaggi lavorati e conservati
- Prodotti lattiero-caseari
- Carne lavorata e conservata
- Prodotti non lavorati da colture non permanenti (cereali, riso, ortaggi)
- Oli, grassi vegetali e animali
- Granaglie, amidi e prodotti amidacei.
Qualità italiana: indice di perfezione
I prodotti italiani hanno successo in tutto il mondo, ma perché? Molti potrebbero ragionare dicendo che le metodologie di produzione impiegate in Italia sono comuni a tutto il mondo occidentale e pertanto non dovrebbe crearsi un grande divario tra i prodotti da noi esportati e quelli esportati da altre nazioni. Ma ciò non è del tutto vero. Infatti, i prodotti italiani non sono apprezzati solo per il loro processo produttivo. Ma per la loro qualità.
In Europa, l’Italia è il Paese leader del biologico. Infatti, possiamo vantare oltre 60 mila aziende agricole BIO. Inoltre, puntiamo alla salvaguardia delle nostre tipicità come non fa nessuno.
Altra nota davvero degna di attenzione è che l’Italia vanta inoltre il primato della sicurezza alimentare mondiale, con il maggior numero di prodotti agroalimentari con residui chimici regolari (99,4%). Questi sono i fattori che convincono molti a preferire il cibo italiano.
Infine, una aspetto da non sottovalutare è che i cibi italiani più esportati all’estero derivano spesso da tradizioni familiari. Ci sono moltissime realtà di piccole dimensioni che producono cibi destinati all’esportazione. Questi cibi sono salutari e mostrano chiaramente che non è necessario snaturare il proprio paese per ricevere dei benefici economici. Si può conservare le tradizioni genuine e volare nel panorama internazionale, allo stesso tempo. Come racconta la storia del liquore alla liquirizia, che nel nostro paese rappresenta una fonte di successo unico e dal sapore internazionale.