Come registrare una testata giornalistica. Istruzioni anche per l’online

Testata giornalistica. Cartacea o online. L’informazione, oggi come ieri, passa tutta attraverso i media. Sono i giornali che manipolano il mondo dove viviamo. Rilevando cosa è importante e cosa no. Lo sapevate? Crediamo di essere soggetti liberi. Invece siamo costantemente monitorati dall’informazioni. Giornali, televisioni, internet, decidono quali devono essere le notizie più importanti per “la massa”. Così tutti crediamo che quello proposto sia l’unico argomento degno di nota. E’ e sarà sempre così. Esempio. All’incirca 10 anni fa fece scalpore la notizia dei fanciulli che ammazzavano uno o entrambi i genitori. Fece così scalpore questa notizia per l’opinione pubblica, che tutti i media alla fine ricercarono notizie simili. Trasformando la tragedia, quasi in una moda. Anche i documentari si occupavano di queste o simili faccende. Più si parlava di rapimenti di bambini. E in tutto il mondo uscivano sempre nuovi casi. Oggi se ne parla poco o nulla. Ma i fatti non sono scomparsi. Tutt’altro. Solo che i media, locali e internazionali sono orientati più su altro. Così dimentichiamo notizie comunque interessanti. E rivolgiamo la nostra attenzione a ciò che ci viene attualmente proposto. Come, inutile dirlo, il coronavirus. Diversi giornali però, pur di fare notizie, spesso hanno riportato notizie gonfiate, false. Le cosiddette fake news. Attenzione. Questo, riportare notizie finte o senza alcun fondamento può avere conseguenze negative. Oggi querele, denunce, processi in tal senso sono quasi all’ordine del giorno. 

Registrare una testata giornalista, le garanzie

Naturalmente per registrare una testata giornalistica, attenzione questo termine è sinonimo di autorevolezza, occorre che il fondatore o direttore sia un giornalista. Quantomeno pubblicista. Questo da una maggiore garanzia di non diffondere notizie false. O almeno, così dovrebbe essere. Poi ci si deve recare presso il Tribunale. Lo dovrà fare il fondatore e il giornalista che si assumerà la responsabilità di esserne il direttore in qualche caso sono la stessa persona. Essere direttore responsabile di una testata regolarmente iscritta al tribunale, vuol dire assumersi ogni responsabilità. Civile o penale che sia o che ne conseguirà. Naturalmente il giornale, cartaceo o web dovrà avere un titolo. E soprattutto garantire che “sfornerà notizie” in un certo lasso di tempo. Generalmente, parliamo dell’on line, giornaliero. Se invece le fornirà una tantum, l’iscrizione al tribunale non serve. Il giornale non costituirà testata

I diritti

I diritti di una testata giornalistica si possono così sintetizzare. Diritto dell’informazionediritto di informazionediritto sull’informazionediritto all’informazione. Ribadiamo comunque che resta fondamentale ribadire il concetto di responsabilità. Ma non parliamo soltanto ora delle fake news. O notizie pompate a dovere. Ma anche di diffamazione a mezzo stampa di attacchi illegittimi di accanimento contro qualcuno o qualcosa. Ci sono dei regolamenti giuridici da conoscere e contro cui è meglio non andarci.

Costi e ricavi

Per iscrivere un giornale al tribunale bisognerà versare una cifra inziale di circa 170 euro all’agenzia delle entrate. E una spesa di 150 euro circa versata annualmente per mantenere il giornale in vita. Poi, per le riviste cartacee, ci sono i costi relativi alla pubblicazione e alla stampa. Che verranno ammortizzati e coperti dal costo del giornale stesso. E dal numero di copie vendute. Per l’on line il discorso è diverso. Nel caso delle grandi testate si può richiedere al lettore di abbonarvisi. Basterà versare una quota annuale per poter leggere sempre le notizie che vogliamo. Questo metodo non sempre porta “frutto”. L’informazione oggi è ampia. Pochi, a meno che non si tratti di affezionatissimi, vogliono spendere per leggere. Altro modo di guadagnare on line. Trovare uno sponsor che sostenga le spese. E che garantisca anche ricavi. Ovviamente vuole il suo profitto e tornaconto. Più un giornale è letto, più lettori aprono il sito, più potenziali clienti guarderanno l’inserzione pubblicitaria. Ci si basa sostanzialmente sul numero di visualizzazioni. Più ne sono, più sponsor paganti arrivano. Terzo guadagno. Sui click o numero di visualizzazioni reali. Senza sponsor. Ma non ci si basa su un principio elementare. Non è che se qualcuno clicca sullo stesso articolo più volte aumentano i click. Non è così sarebbe troppo facile. In pratica devono essere diversi pc quindi diversi utenti che devono aprire la testata o l’articolo. Solo così ci si può guadagnare. In questo caso il ricavo è davvero minimo. E a volte non copre nemmeno le spese