Normativa sul Codice Fiscale e Tessera Sanitaria

Il rapporto tra i cittadini e lo Stato viene notevolmente semplificato grazie al codice fiscale, un documento che attesta l’assoluta unicità dell’essere umano, perché ogni individuo è diverso da tutti gli altri e, di conseguenza, anche i dati identificativi devono essere rigorosamente ad personam.

Come è composto il codice fiscale

Ogni persona fisica, fin dai suoi primi giorni di vita entra a far parte della comunità e dello Stato in cui si trova e lo stesso discorso vale anche per le aziende che iniziano la loro difficile ascesa in campo economico.

L’elemento che differenzia il codice per le persone fisiche da quello delle associazioni e degli enti è il numero di cifre: sedici per il primo ed undici per il secondo. Più precisamente, le undici cifre attribuite ai soggetti non identificabili con le persone fisiche contengono degli elementi che ne permettono l’immediato collegamento con l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto per le prime 7 cifre e per le successive tre che fanno riferimento proprio all’ufficio. L’ultima cifra è standard ed equivale a un identificativo di controllo.

Com’è nato il codice fiscale

L’uomo nasce con il codice fiscale che gli viene prontamente attribuito, ma il codice fiscale non è nato con l’uomo, nel senso che la sua introduzione non risale alla notte dei tempi, ma solo al 1973, quando il ministro Visentini caldeggiò l’istituzione dell’Anagrafe Tributaria, probabilmente perché c’era già allora l’intenzione di costruire un database che permettesse allo Stato di avere un quadro completo dei cittadini dal punto di vista anagrafico e fiscale.  Considerata la notevole importanza di questa Banca Dati, l’articolo 2 della legge n°60 del 27 marzo 1976, ha istituito una commissione bicamerale, formata da Deputati e Senatori, avente il compito della vigilanza e controllo sulla stessa.

Il D.P.R. n. 605 del 29 settembre 1973 sancì la nascita del tesserino, all’epoca cartaceo e, successivamente, plastificato che divenne, da quel momento in poi, un identificativo paragonabile alla Carta di Identità, con la differenza che il codice fiscale fornisce indicazioni non solo sull’identità, ma anche sui vari movimenti che coinvolgono i cittadini e che riguardano il loro patrimonio. Se non ti va di fare calcoli complessi ma vuoi generare rapidamente il codice fiscale il sito CalcolaCodiceFiscale.net ti può essere di aiuto. Devi semplicemente inserire i dati richiesti negli appositi spazi e l’algoritmo genererà in pochi secondi il tuo codice fiscale.

Con l’andar del tempo, il codice fiscale ha cambiato look, modernizzandosi e dotandosi di una banda magnetica che consente un utilizzo molto più avanzato di quello precedente.

Oggi, infatti, la tessera sanitaria, che ha sostituito il codice fiscale, è multifunzione, in quanto dà accesso a servizi pubblici e privati e contiene tutti i dati che servono per ricostruire i dati sanitari dei cittadini.

La tessera sanitaria è stata istituita con l’articolo 50 del Decreto Legge del 30 settembre 2003 numero 269, convertito dalla Legge numero 326 del 24 Novembre 2003.

A decorrere dal 2011, inoltre la Tessera Sanitaria (TS) è stata sostituita con una nuova versione dotata di chip che permette di essere usata come Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con la quale è possibile accedere a tutti i servizi della pubblica amministrazione. Per poter far questo, tuttavia la Tessera Sanitaria con chip (TS – CNS) deve essere abilitata.

La vera novità è rappresentata dal fatto che il documento è utilizzabile in tutti i Paesi dell’Unione Europea come tessera di assicurazione sulle malattie, un’autentica garanzia per chi deve spostarsi continuamente per ragioni di lavoro.

La normativa

La normativa che ha regolamentato il codice fiscale dopo la sua introduzione è confluita nei Sistemi di codificazione dei soggetti da iscrivere all’Anagrafe Tributaria. L’attuale struttura del codice fiscale risale proprio a questa codificazione.

Anche nell’attribuzione delle cifre si segue una procedura standard per cui nelle undici cifre per i soggetti diversi da persone fisiche la prima cifra è:

  • 8 per le associazioni riconosciute
  • 9, invece, per quelle che non godono del riconoscimento.

La particolare attenzione anche a dettagli apparentemente di così poco conto, rende il codice un piccolo capolavoro di precisione e fruibilità. La codificazione normativa ha previsto anche l’introduzione di una scheda contenente il “Codice Catastale” del Comune, utilizzato all’interno del tesserino. Si tratta, dunque, di un incastro perfetto tra le parti. Ogni cosa al posto giusto, niente viene lasciato al caso.

L’unico ente abilitato a rilasciare il codice fiscale è l’Agenzia delle Entrate e nessun altro organismo statale o privato può svolgerne le veci, per cui non è possibile tentare di rifilare codici fiscali inesistenti a chicchessia, perché, attraverso l’Agenzia delle Entrate, è possibile verificare l’effettiva corrispondenza dei dati dichiarati.

Il segreto in un algoritmo

Per quanto riguarda la normativa che regola le modalità di calcolo del codice fiscale delle persone fisiche bisogna fare riferimento al Decreto del Ministero delle Finanze del 23 dicembre 1976 che indica, appunto, le linee guida tecniche dell’algoritmo che genera il codice fiscale. Più precisamente per formare il codice fiscale si utilizzano:

  • le consonanti contenute nei cognomi, anche se ce ne sono diversi e lo stesso vale anche per i nomi;
  • per costruire l’identificativo dell’anno di nascita si riportano le ultime due cifre seguite da una lettera, per esempio, chi è nato a maggio del 1965 avrà 65E, perché la lettera E è quella convenzionalmente associata al mese di maggio;
  • per le cifre del giorno di nascita si mette il giorno preciso della nascita per le persone di sesso maschile, inserendo uno zero prima del numero corrispondente al giorno, se è inferiore a 10. Per le donne si aggiunge 40, ad esempio per una donna nata il 04 Maggio nel codice sarà riportato il numero 44;
  • Il comune di nascita è indicato con una lettera e tre numeri, in ossequio alle regole del cosiddetto Codice Belfiore. Il carattere di controllo si ottiene grazie a un algoritmo abbastanza complicato che mescola i caratteri alfanumerici attraverso un particolare procedimento.

Un codice per essere cittadini del mondo

Il codice fiscale è qualcosa che ci accompagna non solo nel viaggio metaforico della nostra vita, ma anche in tutti i viaggi che presuppongono uno spostamento dalla parte all’altra dell’attuale ecumene. Il codice fiscale è come un contenitore elastico che si arricchisce sempre di nuovi elementi, il passaporto ideale per i cittadini del XXI secolo, pronti a spostarsi ovunque, pandemia permettendo…