Decreto ingiuntivo, cosa devi sapere a riguardo

Quando parliamo di decreto ingiuntivo stiamo, in buona sostanza, parlando di un’ingiunzione di pagamento, ovvero, di un ordine che emette un giudice al fine di far ottenere al creditore la somma che gli è dovuta o un bene. Una volta ricevuto tale decreto ingiuntivo, il debitore deve adempiere all’obbligazione, di solito si calcolano 40 giorni dal momento in cui viene notificato il decreto, diversamente, a meno di opposizione, il decreto diverrà definitivo. Ovviamente con l’ausilio di un avvocato si possono evitare lungaggini o possibili errori, per esempio per il recupero crediti in Sicilia ci si può rivolgere allo Studio Legale dell’Avvocato Mario Cantoni, ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Decreto ingiuntivo, quando e come si richiede

Solitamente un decreto ingiuntivo viene emesso quando una persona non paga un debito, ma non parliamo solamente di denaro, bensì anche di beni mobili, come per esempio dei beni in comodato d’uso o prestito, oppure dei beni fungibili, quali materie prime e merci. Va evidenziato che i beni mobili devono essere ben descritti e quantificati in modo che la loro individuazione sia semplice.

Quindi, se per esempio si deve recuperare un’auto, va descritta non solo marca e modello, ma anche eventuali danni o segni particolari che la rendono riconoscibile.

Per quanto riguarda il credito in denaro, invece, deve essere esigibile e liquido e questo è il motivo per cui è necessario indicarne la cifra esatta, come per esempio quella di una busta paga. Per ottenere un decreto ingiuntivo ci si rivolge quindi al giudice competente che su richiesta del creditore ingiungerà, appunto, al debitore, che paghi quanto dovuto.

Ovviamente il giudice non si basa sulla mera parola del creditore ma ha bisogno di avere delle prove scritte a supporto della richiesta. In questo caso ci riferiamo nella fattispecie a tutto quanto di scritto serva a dimostrare che il debitore si trova effettivamente in una condizione di debito.

Tra i documenti da presentare al giudice onde avviare la procedura di cui stiamo parlando, ci sono i titoli di credito, quindi assegni o cambiali, fatture, promesse di pagamento o ammissioni del debito, scritture contabili, polizze, messaggi via pec o e-mail, scritture private o contratti firmati dal debitore, verbali di assemblee condominiali, giusto per citarne alcuni.

Ma come si ottiene questo decreto ingiuntivo? Normalmente ci si rivolge, come detto, al giudice competente (fino a un valore del credito di 5.000 euro ci si rivolge al giudice di pace). In una prima fase non vi è la partecipazione del debitore, quindi, secondo gli articoli 633 e 634 del c.p.c, il giudice emette il decreto solo sulla base dei presupposti previsti da tali articoli e che abbiamo già illustrato.

La richiesta, se soddisfa secondo il giudice tutti i requisiti, viene immediatamente accolta, diversamente, il giudice può chiedere di allegare ulteriori prove. Il decreto viene quindi notificato entro 60 giorni dall’emissione.

Cosa succede dopo la notifica

Una volta che viene notificato il procedimento al debitore, può accadere che questi paghi, ma non accade sempre. Di fatto, chi non ha pagato, solitamente non ha intenzione (o non può) di pagare. Nel caso comunque che si verifichi questa ipotesi, le spese legali saranno minime e a carico del debitore.

Qualora il debitore non pagasse, se non si è opposto entro il termine dei 40 giorni (possono essere anche 50 o 60 a seconda del luogo in cui si trovi, comunque fuori dall’Italia) il creditore darà quindi prova del perfezionamento della notifica e così il giudice potrà dichiarare il provvedimento di ingiunzione definitivo.

Il creditore, quindi, potrà richiedere l’apposizione della formula esecutiva e agire in esecuzione, trovando quindi soddisfazione in modo coattivo del proprio credito.

Naturalmente si tratta di un percorso non sempre agevole, anzi, sovente sono diversi gli intoppi e le difficoltà, per questo, come abbiamo detto al principio, la soluzione migliore è quella di affidarsi a un professionista che possa rendere più agevole il percorso di recupero del credito.