Oggi vogliamo parlarti di una soluzione per gestire le acque reflue attraverso impianti di depurazione a norma di legge; prima però di segnalarti tutto ciò che devi sapere sugli impianti di depurazione acque reflue facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire di cosa si tratta e quali sono le normative attualmente in vigore.
Cosa sono le acque reflue
Con acque reflue intendiamo le acque di scarico, quelle cioè che possono provenire da attività umane e domestiche ma anche in ambito business da industria o dalle attività legate all’agricoltura. In poche parole non è più acqua pulita che può essere riutilizzata ma va trattata poiché contiene sostanze che possono essere dannose tanto per la salute quanto per l’ambiente. L’idea è quella di poter riutilizzare queste acque dopo attenti controlli e azioni di depurazione in modo che una volta arrivate nelle acque di fiumi e mare non arrechino danni.
Cosa dice la legge
In Italia ad occuparsi di acque reflue è il Disegno di Legge 152 dell’11 maggio del 1999. La normativa richiede una tutela dei corpi idrici dall’inquinamento e vale su tutto il territorio nazionale; viene previsto un valore massimo che non può essere superato di alcune sostanze considerate nocive e viene richiesto un monitoraggio costante così che il danno ambientale venga limitato.
La legge si occupa anche di dividere tra acque reflue domestiche, cioè in ambito domiciliare e privato, industriali, cioè legato ad attività commerciali o impianti, e urbane dove si intendono invece acque domestiche e industriali mixate che vanno a finire nella fogna pubblica.
Un’ulteriore divisione viene fatta in base a tre colori: le bianche sono quelle solitamente legate agli impianti industriali per pulire l’esterno o per raccogliere la pioggia, le grigie sono quelle legate a cucina e lavanderia e solitamente hanno all’interno sgrassanti o detergenti, infine le acque nere che sono quelle provenienti dai sanitari.
Un disegno di legge successivo del 2003, e più precisamente il 185, stabilisce che le acque reflue possono essere riutilizzate purché depurate. Possono essere impiegate ad esempio per irrigare i campi, per sistemi di antincendio o di lavaggi termici in ambito industriale e ovviamente anche in ambito civile ad esempio per il lavaggio delle strade. Questi sono solo alcuni degli impieghi.
Impianti di depurazione acque reflue: la soluzione necessaria
Gli impianti di depurazione acque reflue sono quindi assolutamente necessari; sia in ambito civile che industriale vengono installati per poter depurare l’acqua in diverse fasi facendo in modo che le sostanze tossiche e pericolose (sia per la salute che per l’ambiente) vengano filtrate ed eliminate correttamente.
Negli ultimi anni sono apparse diverse leggi che riguardano la tutela della salute e dell’ambiente; basti pensare alla lotta all’amianto, alla richiesta di differenziare correttamente e ovviamente anche questa relativa alle acque reflue.
Le soluzioni offerte da Promec
Se stai cercando chi si occupi di impianti di depurazione acque reflue, Promec è la soluzione. Con anni di esperienza, è una delle migliori attività specializzate sul territorio nazionale. Si occupano nello specifico di impianti di depurazione acque reflue con lo scopo di tutelare l’ambiente da sostanze nocive sia in ambito privato che in ambito industriale. Le caratteristiche dei loro impianti sono numerose:
- Depuratore biologico. Il primo sistema che vogliamo segnalarti è la possibilità di installare un impianto di depurazione biologico. Si tratta di una delle scelte più green che tu possa fare e si occupa soprattutto del recupero di prodotti derivanti da scarichi domestici.
- Disoleatori e degrassatori. In grado di rimuovere grassi e sostanze oleose, questi impianti sono pensati per le acque reflue industriali.
- Impianti per trattare acque di prima pioggia. I primi 5 mm di pioggia recuperati hanno al loro interno sostanze inquinanti; grazie a questa tipologia di impianto potrai utilizzarle e recuperarle senza controindicazioni.