Naspi agricola, di cosa si tratta e come richiederla

La Naspi, chiamata anche disoccupazione agricola è una tutela speciale di cui possono fruire i lavoratori dell’agricoltura che, rispetto ad altre tipologie di lavoratori dipendenti, sono soggetti a una differente disciplina per quanto concerne l’indennità di occupazione. I requisiti e la base del calcolo per ottenerla, infatti, sono differenti, così come i tempi dell’erogazione, sebbene anche la Disoccupazione Agricola e NASPI Agricola sia una tutela contro l’improvvisa perdita del lavoro, vediamo di capire come funziona e come richiederla.

Naspi agricola, come funziona

A poter beneficiare della naspi agricola sono gli operai agricoli che sono iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli. Più precisamente, spetta sia agli operai agricoli a tempo determinato che a quelli a tempo indeterminato che lavorano per una parte dell’anno.

Possono fruire di questo beneficio anche:

  • i piccoli coloni;
  • compartecipanti familiari;
  • piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate di iscrizione negli elenchi nominativi attraverso versamenti volontari;

I requisiti che bisogna possedere per richiedere la naspi agricola sono:

  • un minimo di due anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
  • minimo 102 contributi giornalieri nel biennio che va dall’anno a cui si riferisce la naspi e dall’anno precedente.

A quanto ammonta la naspi agricola

Vediamo ora come si fa a calcolare l’importo della naspi agricola

Per prima cosa si devono determinare le giornate di lavoro entro il limite massimo di 365 giornate annue. Da tale numero si devono sottrarre le giornate:

  • di lavoro dipendente agricolo e non agricolo;
  • di lavoro in proprio;
  • le giornate che sono state indennizzate ad altro titolo, es. malattia, maternità, infortunio ecc;
  • non indennizzabili;

L’inps, per determinare l’importo spettante, si riferisce al 40% della retribuzione erogata al lavoratore, mentre per gli operai agricoli si scende al 30%. Da questo parametro si sottrae il 9% per ogni giornata di indennità di disoccupazione erogata a titolo di solidarietà, per un massimo di 150 giorni.

Come inoltrare la domanda

La domanda di disoccupazione agricola deve essere inoltrata per via telematica mediante il portale dell’INPS, a cui si accede con le proprie credenziali, attenzione perché ora occorre essere in possesso dello SPID, l’identità digitale unica che consente di accedere a una serie di servizi statali, oppure ci i deve recare al patronato che inoltra la domanda mediante i servizi telematici a essi riservati, o mediante il Contact Center multicanale.

Per quanto concerne le tempistiche, abbiamo già detto che sono differenti da quelle della Naspl. La domanda di disoccupazione agricola deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento della domanda stessa.

Quando rivolgersi al Caf

Non sempre si ha il tempo o la dimestichezza necessaria per sbrigare tutte le pratiche che occorrono pe inoltrare la domanda per la Naspi. Purtroppo il nostro è un paese dove la burocrazia è ancora molto elevata e sono tante le persone che non riescono a orientarsi in questo marasma di documenti e cavilli.

Purtroppo quando si devono fare richieste come la Naspi, la precisione dei documenti e il rispetto delle tempistiche sono imprescindibili, per cui occorre essere veramente accorti. Affidarsi a un Caf è sempre una scelta consigliata, anche perché si ha la certezza di non commettere errori e si viene guidati passo per passo per tutta la procedura.

Il Caf centrofiscale.com offre un servizio puntuale e preciso in tutta Italia per richiedere e ottenere la disoccupazione agricola senza difficoltà. Ci si può rivolgere per una consulenza sia per la Naspi agricola che per altre incombenze, inoltre fornisce anche servizi di patronato.

Sul portale si possono trovare tutte le specifiche per ogni caso e le istruzioni per le diverse procedure. Nella sezione contatti è possibile mettersi direttamente in contatto col Caf ed esporre le proprie problematiche o necessità.