Verifica bilance, come funziona oggi

Dal 18 settembre 2017 è entrato in vigore il dlg 93/2007 recante la nuova normativa che riguarda le bilance omologate, sia per commercio, che vendita e ulteriori applicazioni. Da quel momento lo strumento bilancia deve essere conforme ai requisiti riportati nell’allegato V del decreto del 21 aprile del 2017 n. 93. Con questo decreto sono stati introdotti non solo cambiamenti per quanto riguarda l’obbligo di omologazione delle bilance, ma anche riguardo alle modalità di rinnovo della verifica bilance periodica.

Verifica bilance: dal 2017 al 2019, cosa è cambiato

Dal 2017 tutte le bilance omologate non hanno il primo contrassegno di verifica periodica, tutti gli strumenti di misura devono essere accompagnati da un Libretto Metrologico. Entro i 30 giorni dall’inizio dell’utilizzo della bilancia, si deve comunicare la sua messa in servizio alla Camera di Commercio competente sul territorio. Per tutte le verifiche periodiche che vengono eseguite a partire dall’entrata in vigore del dl n. 93, sia su strumenti antecedenti alla data del 18 settembre 2017 sia successivi, i laboratori di Verifica Periodica devono fornire e compilare il Libretto Metrologico senza oneri per l’utente.

Fino al 17 marzo del 2019 c’è stato quello che viene chiamato periodo di transizione di 18 mesi. Alla fine di quel periodo, possono svolgere l’attività di controllo periodico solamente i Laboratori Accreditati da Accredia.

Questo è stato un vero e proprio scombussolamento per tutto il settore che ha comportato non pochi disguidi e disagi, soprattutto durante la fase iniziale dopo il periodo di transizione. Tuttavia, l’adeguamento, e quindi l’accreditamento, è stato l’unico modo possibile per questa tipologia di attività per poter lavorare in regola.

Per quanto concerne il libretto, invece, va detto che la normativa non ne specifica una tipologia precisa, un formato standard, non solo, potrà essere sia in formato cartaceo che elettronico, il libretto, come detto, viene consegnato gratuitamente dal laboratorio che esegue la prima verifica periodica.

Ogni quanto va fatta la verifica periodica e in cosa consiste

Dipende dalla tipologia di strumenti, ma sostanzialmente va eseguita ogni 3 anni per gli strumenti non automatici (NAWI) e ogni anno per gli strumenti a funzionamento automatico con approvazione nazionale o MID. La verifica può anche essere anticipata rispetto a quella che è la data di rinnovo se dovessero essere effettuati degli interventi di riparazione o di taratura mediante la rimozione dei sigilli apposti sempre a cura del tecnico che è incarcato della verifica. La raccomandazione, naturalmente, è quella di rivolgersi esclusivamente a dei laboratori metrologici accreditati.